Chieti. Terranno una manifestazione pubblica, “pacifica ed ordinata” di protesta, dinanzi alla Asl di Chieti, unitamente al presidente della provincia di Chieti Francesco Menna, ed al sindaco del capoluogo teatino Diego Ferrara, quale presidente del comitato ristretto, nei confronti del direttore generale della Asl, Thomas Schael, per la mancata istituzione del tavolo tecnico ripetutamente richiesta, con la presenza di propri rappresentanti, dei responsabili medici del dipartimento di neuropsichiatria, dei responsabili della pediatria e della Dg aziendale, al fine di trovare, insieme, la risposta alle gravissime mancanze ed inadeguatezze nelle prestazioni a tutela dei bimbi fragili portatori di condizioni di disturbo e disagio mentale, ormai da anni lamentate dalle famiglie.
Protagoniste dell’iniziativa, annunciata nel corso di una conferenza stampa, le associazioni “La Gente d’Abruzzo” e “Theate Magnum”, “Cromosoma della Felicità”, “Aido di Chieti”, “Comitato spontaneo mamme”, “Asperger Abruzzo”, “Inclusiamo”, “Comitato civico salute pubblica Chieti”, in rappresentanza di centinaia di famiglie della provincia di Chieti.
La richiesta del tavolo è stata anche formalizzata in un documento che il 14 febbraio scorso è stato notificato sia alla Asl Lanciano Vasto Chieti che, per opportuna conoscenza, a tutto il consiglio regionale ed ai componenti della Giunta regionale. “Ad oggi, tuttavia, – hanno detto i rappresentanti delle associazioni- prosegue l’inopinata ed ingiustificabile indifferenza da parte del Dg alla nostra richiesta di aiuto, così mortificando il nostro tentativo di dar vita ad un dialogo sereno, costruttivo e foriero di adeguate soluzioni condivise. Dinanzi a tale pervicace atteggiamento, unica via a noi rimasta, oltre quella giudiziaria che ci si riserva di adire, è quella della “sollevazione pubblica” chiamando a raccolta la popolazione interessata e tutte le istituzioni che intenderanno condividere con noi questa importantissima battaglia sociale – aggiungono gli esponenti delle associazioni in riferimento alla iniziativa del 15 marzo – finalizzata a richiamare il Dg alle sue responsabilità ed invitandolo, nuovamente, a non seguitare a sottrarsi allo strumento del dialogo partecipativo da noi invocato”.