L’Aquila. Nel gennaio 2022 all’ospedale San Salvatore un bimbo morì appena dopo il parto. Oggi c’è un medico indagato per quella tragedia. Si tratta di una dottoressa quarantenne dell’Aquila.
Il pm Roberta D’Avolio ha chiuso le indagini preliminari. Oltre alle cartelle cliniche e all’esame autoptico, molto importante è stata la consulenza del perito nominato dal pm che ha individuato la dottoressa come unico medico responsabile della morte del piccolo per colpa medica.
Secondo l’accusa, la dottoressa in qualità di medico chirurgo specialista in ginecologia all’ospedale dell’Aquila, avrebbe causato il decesso dopo la fase di travaglio di parto della madre per “insufficienza placentare acuta per distacco ed emorragia massiva intraplacentare”.
Pur a fronte di chiari segni di sofferenza fetale, resi evidenti dal tracciato cardiotocografico del feto la ginecologa non volle procedere al parto con taglio cesareo.
Il parto avvenne spontaneamente alle 00.45 nonostante la sala operatoria fosse stata preallertata e pronta fin dalle 23.45.
La giovane mamma ricoverata nel reparto Covid dell’ospedale era stata rassicurata dal personale medico sulle condizioni di salute sue e del feto, escludendo un eventuale parto cesareo.
Dopo qualche minuto dalla nascita la partoriente ha ricevuto la tragica notizia della morte del bambino.