L’Aquila. Individuati grazie all’intelligenza artificiale 3 possibili indicatori molecolari per prevedere con un prelievo di sangue il rischio di morte per la sindrome covid in ogni singolo paziente con oltre 10 giorni di anticipo rispetto all’esito finale.
Si tratta di misurare i livelli di 3 sostanze nel sangue: lattato idrogenati, linfociti e proteina c reattiva ad alta sensibilità. Reso noto sulla rivista Nature Machine Intelligence, è il risultato dello studio diretto da Shusheng Li della Huazhong University of Science and Technology a Wuhan. Gli esperti hanno analizzato 375 prelievi di sangue di pazienti ricoverati di cui poi 174 sono deceduti. Un software ha analizzato tutti i dati di ogni singolo paziente e i risultati dei prelievi di sangue.
È emerso che i valori di lattato deidrogenati, dei linfociti e della proteina c-reattiva ad alta sensibilità sono cruciali per prevedere il rischio di morte con oltre 10 giorni di anticipo rispetto all’esito clinico finale. Il risultato ha un potenziale applicativo non indifferente per migliorare la gestione dei pazienti e riconoscere quelli che hanno bisogno di cure immediate e mirate.