L’Aquila. A L’Aquila è nata “Lavori@mo per L’Aquila”, un’associazione per lo Sviluppo e per il Lavoro promossa dai lavoratori dei Contact Center, settore che con i suoi 1.800 addetti costituisce il maggiore polo occupazionale della città.
“A pochi giorni dalla costituzione l’associazione conta già centinaia di aderenti che intendono assumere direttamente un ruolo da protagonisti per lo sviluppo del territorio aquilano impegnandosi per la tutela dell’occupazione esistente e per la creazione di nuove opportunità di lavoro”, ha commentato il presidente Venanzio Cretarola, “nel settore dei Contact Center dell’Aquila sono presenti attività molto qualificate sia nel mercato pubblico che in quello privato, con personale in possesso di rilevanti professionalità. E’ impensabile farne a meno e si tratta dell’unico settore in grado di promuovere nuova “buona” occupazione per centinaia di giovani e meno giovani. Una crisi del settore a L’Aquila sarebbe un dramma.
Permane però in Italia una preoccupante tendenza – anche da parte di Enti pubblici – alla semplice riduzione del costo del lavoro, persino al di sotto dei minimi contrattuali. Questo penalizza le aziende più corrette, favorisce le aziende più “spregiudicate” e alimenta la crescente delocalizzazione all’estero”.
L’associazione ha chiesto alle istituzioni un impegno sul tema della corretta applicazione della Clausola Sociale introdotta dal nuovo Codice degli Appalti, prima dalla imminente emanazione del nuovo Bando di gara relativo al Contact Center INPS-INAIL-EQUITALIA.
Da oltre 6 anni questo servizio è gestito a L’Aquila da TRANSCOM e in subappalto dal Consorzio LAVORABILE occupano complessivamente 560 addetti. Oltre il 25 % dei 480 dipendenti di LAVORABILE è disabile. Si tratta della più grande delle sedi operative che gestiscono il servizio a livello nazionale.
E’ necessaria una iniziativa “preventiva” senza attendere che i problemi esplodano: sarebbe irreparabile.
La corretta applicazione della norma vuol dire prevedere nel nuovo Bando di gara, anche in caso di successione di imprese, la piena tutela dell’occupazione degli attuali lavoratori con il mantenimento degli attuali trattamenti contrattuali. Solo così si può garantire contestualmente anche la concorrenza “leale” fra tutte le aziende partecipanti, evitando anomale offerte al ribasso solo a scapito dei lavoratori.
“Chiediamo”, ha concluso Cretarola, “a ognuno di voi di incontrarci per darci la possibilità di illustrare approfonditamente le nostre proposte, finalizzate all’avvio di un percorso di garanzia applicabile in tutte le realtà del settore, per la tutela dell’occupazione in un territorio in costante e pesante crisi occupazionale”.


