Sulmona. Agroalimentare, commercio e turismo si confermano come gli elementi maggiormente caratterizzanti per l’economia del territorio peligno. L’agricoltura, per esempio, ha messo in mostra una particolare attrazione per i nuovi imprenditori. Resta il fatto che commercio e turismo non solo rappresentano i comparti numericamente più estesi, ma si confermano anche come quelli più dinamici in termini di nuove prospettive occupazionali. Naturalmente, questo stato di cose dev’essere considerato con attenzione: è importante che chi si trova a determinare o ad applicare norme e regolamenti relativi a questi settori, agisca introducendo correttivi che eliminino o almeno attutiscano il freno di adempimenti e burocrazia. Così l’indotto positivo sarebbe ancora più importante. Tutto ciò vale anche per tutti i portatori di interesse, pubblico/privati che potrebbero agire come motori di sviluppo. Questo significa che le piccole e medie imprese hanno comunque bisogno di un’attenta assistenza tecnica affinché possano sopravvivere in un contesto complesso e articolato. Ma la Confesercenti e la Fiesa hanno ben presente il fatto che sia il Parlamento che il Consiglio regionale debbano emanare provvedimenti utili a contrastare l’effetto desertificazione che potrebbe lasciare i comuni, non solo dell’area peligna, senza servizi primari, rendendo difficile trovare anche pane, latte e carne. Per questo è necessario introdurre dei meccanismi correttivi nella definizione degli esercizi di vicinato distinguendo quelli primari in quanto meritevoli di maggiore attenzione da parte del legislatore e dell’amministrazione locale. Il mercato, però, indica altre sfide: la necessità di puntare sulla professionalità degli addetti; la strutturazione di corsi professionali, specializzanti per le categoria; lo sviluppo della consumazione sul posto; la sicurezza alimentare. Proprio quest’ultimo è il tema più urgente, in quanto una nuova normativa sull’origine dei prodotti è un diritto del consumatore. Per questi motivi, vista le specificità del territorio e la sua vocazione anche turistica enogastronomica, la Confesercenti e la Fiesa istituiscono lo Sportello sulla Sicurezza Alimentare a supporto e sostegno delle aziende della distribuzione alimentare al dettaglio, sia sul lato dei servizi obbligati che su quello delle relazioni con il consumatore e il mercato.