Pescara. “Condivideremo da subito il nostro programma, le Tesi per l’Abruzzo, con le forze politiche di centrosinistra che hanno partecipato al Tavolo di oggi. Ci aspettiamo suggerimenti e integrazioni. Inizia un lavoro comune, con chi ha preso parte al primo incontro del Tavolo e con la prospettiva di coinvolgere altre forze all’interno del perimetro, incluse quelle di natura civica. Saremo inclusivi, non autoreferenziali”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese, dopo il primo incontro, presso la Sala Tinozzi della Provincia di Pescara, del centrosinistra regionale dopo le elezioni amministrative, promosso dallo stesso Pd regionale, a cui hanno partecipato Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Sinistra Italiana, Articolo Uno, + Europa, Antonio Luciani in rappresentanza di un costituendo significativo raggruppamento civico, parlamentari e consiglieri regionali.
“Torneremo a riunirci con costanza. Il percorso comune – prosegue Fina – si baserà sull’opposizione al governo regionale e sul lavoro sulle idee che riguardano PNRR, ricostruzione, opportunità derivanti dal rapporto con il governo nazionale. Il Tavolo si occuperà anche di supportare quelli locali in vista delle elezioni provinciali e delle prossime amministrative, a cominciare da quelle che interesseranno il Comune dell’Aquila”.
Sulla collaborazione con il Movimento Cinque Stelle, il segretario del Pd Abruzzo ha detto che “si tratta di un passaggio fondamentale, che faccia tesoro anche della collaborazione avviata su molti temi e in diverse elezioni amministrative. Attendiamo la definitiva organizzazione del M5S, a cominciare dalla scelta del referente regionale, per proporre un unico tavolo che coinvolga tutti. Dovremo trovarci sulla base di idee e progetti. Da subito in ogni caso invitiamo i rappresentanti in Regione del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle a coordinare le attività di opposizione in Consiglio regionale”.
D’Alessandro su tavolo centrosinistra: “Il nostro compito è costruire alternativa riformista. Chi non c’è sceglie di non esserci”
“Il nostro compito è costruire l’alternativa riformista che non aspetta ginnastica dei partiti, prima delle nostre distanze viene l’Abruzzo. Nessun veto, bene ha fatto il PD ad invitare tutti, ma assenze sono scelte. La notizia di oggi è che inizia un cammino a prescindere e che l’Abruzzo non aspetta i comodi politici di nessuno. Serve un “modello Abruzzo” da costruire e fare vivere, serve convocare buone volontà, intelligenze, esperienze, fare spazio alla voglia di fare che emerge dai territori. Serve alleare imprese e lavoro, serve la politica, non le addizioni”, commenta l’onorevole Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva, “Noi ci candidiamo a costruire con altri la casa dei riformisti, liberali e moderati abruzzesi che in ogni elezione fanno la differenza e nelle prossime settimane saranno in Abruzzo testimoni di “riformismo” che ci aiuteranno a capire come la complessità non si risolva con un click o con le urla. Il centrosinistra torna a vincere in Italia non a caso durante il “tempo” Draghi. Perdono sovramismi e populismi, vince l’autorevolezza e la serietà. Il dibattito che si consuma un consiglio regionale non basta, riguarda la contingenza. Dobbiamo ambire e costruire un nuovo dibattito pubblico regioanlista, dobbiamo essere preferiti perché credibili e con idee chiare. Chi ci sta viene a dare una mano”.