Avezzano. “Per me non è ne un’atto eroico ne un’opera epica è solo l’espressione minima di una solidarietà necessaria, piacevole e appagante. “È il commento di Gianclemente Berardini, sindaco di Gioa dei Marsi in provincia dell’Aquila di appena 1900 abitanti, dopo aver accettato la richiesta di una famiglia di nordafricani islamici di accogliere nel cimitero del comune la salma del loro neonato, deceduto prematuramente all’ospedale dell’Aquila, nei giorni scorsi. Il fatto ha rappresentato la prima sepoltura nella Marsica di una persona di fede islamica.
” È anche un atto doveroso verso un fratello che ha la stessa dignità di ognuno di noi nella vita come nella morte – ha continuato il sindaco – inoltre un sindaco non può sottrarsi dal compimento di un dovere istituzionale e morale verso l’istanza di un cittadino, in quanto credo nel più alto e dignitoso principio costituzionale di equità sostanziale che ci slega dal fare differenze di razza o di religioni”. Il sindaco, che si definisce cristiano cattolico, in accordo con la guida spirituale della comunità islamica del circondario marsicano, ha disposto la sepoltura del neonato in una parte del cimitero, che fino ad oggi non era stai mai utilizzata. ” Non escludo – ha concluso il sindaco – di regolamentare in futuro l’ingresso all’area che potrebbe diventare un luogo di memoria per la comunità di islamici perché in questo momento storico, più che mai bisogna piegare il proprio egoismo e assecondare l’esigenza del riconoscimento dell’altro e della sua peculiare identità”. Anche a Bari nei mesi scorsi si è registrata la prima sepoltura in un cimitero cristiano di una persona di fede islamica e anche in quella circostanza si era trattato di un neonato.