L’Aquila. Un battaglione di stanza all’ Aquila specializzato in interventi su calamità naturali, in particolare nelle emergenze post sismiche e atmosferiche, da insediare nella caserma Pasquali Campomizzi, composto da circa 300 uomini che saranno selezionati e formati e dotati di mezzi all’avanguardia. È il progetto denominato Orta, presentato all’ Aquila, che prevede l’ampliamento con questa nuova specializzazione del nono battaglione alpini che già ha sede nel capoluogo abruzzese. La cerimonia si è svolta alla presenza tra le altre autorità del ministro alla Difesa, Roberta Pinotti, del Capo di stato maggiore dell’Esercito, Danilo Errico, e della Difesa, Claudio Graziano. Orta farà parte del nono Reggimento Alpini, affidato al comando dell’ufficiale Fulvio Menegazzo. Entrerà in piena operatività entro un anno. “Le emergenze ha spiegato il generale Errico nel corso del suo intervento hanno reso necessario rendere permanente la capacità operativa dell’ Esercito in questa parte del territorio a rischio sismico. La soluzione individuata è un battaglione multifunzionale e con capacità specialistiche, ad esso si affiancherà un’ulteriore compagnia dei fucilieri che andrà ad incrementare la componente di manovra del nono Reggimento Alpini”. Secondo l’alto ufficiale, “questo provvedimento permetterà di assicurare quell’expertise e quelle risorse idonee per il supporto generale come ad esempio il rifornimento idrico, la produzione e la distribuzione di energia, la costruzione, riparazione e mantenimento di strade, ponti e strutture alloggiative, quanto quelle connesse alla mobilità in particolare in ambiente innevato”.
“Si tratta di un nuovo battaglione degli alpini. In passato sono stati fatti molti tagli, ora cerchiamo di razionalizzare ma anche di incrementare dove ci sono delle necessità”. Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti, a margine della cerimonia di istituzione, all’Aquila, presso il Nono Reggimento alpini, del Battaglione Orta da impiegate in casi di calamita in centro Italia. “Dopo molti tagli L’Aquila e la regione Abruzzo hanno una maggiore presenza militare, per la prima volta con l’istituzione di questo battaglione invertiamo una tendenza ha spiegato ancora il ministro lo facciamo perché serve nelle nostre missioni principali, per la difesa della Patria. Avere delle capacità del Genio alpino permette di proiettarci nei teatri stranieri anche con più facilita ma ci serve perche anche l’ utilizzo duale insieme alla Protezione civile è una necessità, sulla quale dobbiamo essere sempre pronti”. Pinotti ha sottolineato che “i numeri parlano di 260 unità, alcune professionalità sono già presenti, altre necessarie verranno incrementate”. “Soprattutto verrà incrementato notevolmente il parco mezzi e quindi questo è l’altro aspetto importante perché, trattandosi di Genio alpino a delle competenze specifiche, consente di operare in moltissime situazioni di possibili calamita, oltre che di proiezioni in altre situazioni di altri teatri”. Durante il suo intervento nel corso della cerimonia, Pinotti ha spiegato che “l’Abruzzo e L’Aquila hanno un profondo legame con il corpo degli alpini, il territorio ha vissuto con dispiacere la riduzione delle forze armate, ora dopo molti anni invertiamo la tendenza, scegliendo proprio L’Aquila per ospitare il nuovo battaglione”.