Si avvicina Giugno, il tempo della semina per il tondino del Tavo, un legume antico e tipico dell’area vestina negli ultimi anni al centro di un’imponente opera di ricerca e valorizzazione che ha portato, negli anni recenti, alla nascita di un Consorzio per la sua tutela, al suo riconoscimento quale Presidio Slow Food e, in ultimo, alla recentissima apertura a Loreto Aprutino (Pe) di uno spazio aperto al pubblico interamente ad esso dedicato.
Lo Spazio narrativo si trova in via dei Normanni ed è stato ricavato dal recupero di una struttura storica che conserva un pavimento in cemento del 1920 proveniente da New York. Al suo interno si trovano esposte le confezioni dei sedici produttori iscritti al Consorzio di Tutela del fagiolo Tondino del Tavo, accompagnate da ricette ideate dai più importanti e rappresentativi chef abruzzesi e da installazioni con descrizioni del prodotto ed immagini scattate dal fotografo Luciano D’Angelo, che ha immortalato i diversi momenti di vita del legume vestino, dalla semina alla raccolta.
Il fagiolo Tondino del Tavo ha una forma piccola e tondeggiante simile ad una madreperla e con colore che ad essa si richiama. Viene seminato nella seconda metà di Giugno, per essere poi raccolto a partire da fine Ottobre: una gestazione lunga, che nella società del consumo è stata cruciale per il suo accantonamento progressivo, a vantaggio di varietà più prolifiche e a crescita rapida come, un esempio tra i tanti, il fagiolo borlotto.
Invece il fagiolo Tondino ha un gusto delicato e una consistenza definibile ‘burrosa’, cuoce rapidamente ed ha un’altissima digeribilità grazie ad una buccia molto sottile e possiede proprietà nutritive notevoli.
L’area di produzione del Tondino è stata individuata nei comuni di Cappelle sul Tavo, Moscufo, Collecorvino, Loreto Aprutino, Pianella, Penne e Farindola, poiché è intorno al fiume che i semi trovano terreno e risorse idriche favorevoli per la crescita.
Il lavoro di ricerca per il riconoscimento del Tondino è iniziato molti anni fa ed è stato illustrato da Maurizio Odoardi, ex responsabile ufficio Biodiversità Regione Abruzzo, col suo intervento all’interno del convegno intitolato “La protezione della denominazione del prodotto tipico e la conservazione del seme” ospitato nel teatro Luigi De Deo di Loreto Aprutino appena dopo l’inaugurazione dello Spazio narrativo.
Odoardi ha illustrato tutto l’iter per l’ottenimento dell’iscrizione del Tondino all’Anagrafe della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare della regione Abruzzo e all’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) in qualità di “Prodotto vegetale allo stato naturale o trasformato”, passaggio molto importante per la longevità del legume e per l’intero territorio. Il riconoscimento istituzionale è un passo importantissimo per definire l’avvenuto recupero e la sopravvivenza di questo legume dalle caratteristiche così speciali.
La biodiversità biologica è un termine utilizzato per indicare le varietà di specie animali e vegetali esistenti sulla terra o su un territorio specifico. Nel secolo scorso si è avuto un fortissimo decremento della biodiversità, sia di quella naturale che di quella agraria, quindi agroalimentare.
Tutto ciò che giunge a noi dal passato, è merito di contadini, custodi e artefici della loro conservazione e, quindi, del loro recupero. L’importanza del recupero del prodotto tipico è fondamentale anche per l’ambiente e per l’uomo che ci vive, perché è stato dimostrato che il prodotto locale ha bisogno di meno interventi rispetto ad altri prodotti alloctoni. Il nome e preziosissimo ruolo dei custodi si trovano in un elenco chiamato registro degli agricoltori e allevatori custodi depositato presso la Regione Abruzzo.
All’inaugurazione dello Spazio erano presenti il consigliere regionale Guerino Testa, il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri, il presidente del GAL Terre Pescaresi, Gianluca Buccella, Fabio Belfiore, produttore e vicepresidente del Consorzio, Alessio Marini, presidente del Consorzio, Maurizio Odoardi, ex responsabile ufficio Biodiversità Regione Abruzzo e Francesca Petrei Castelli del Pastificio Verrigni, che da anni sostiene e presenta al mondo la storia del tondino insieme alla sua prestigiosa pasta.
Da oggi, quello scrigno di meraviglie paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche che è Loreto Aprutino offrirà al turista un’ulteriore occasione per conoscere l’Abruzzo, apprezzare i prodotti e trovarli con più facilità!
Il progetto è stato cofinanziato dal PSR 2014/2020 Abruzzo, Misura 19 – PSL GAL Terre Pescaresi, sotto intervento 19.2.1.1.1 Fondo FEASR.