Pescara. “Lo scorso 2 febbraio – ricordano Sospiri e Croce – nel corso di un incontro che ha visto la presenza dei soci dell’Ati, delle parti politiche e amministrative regionali, e dei sindacati, avevamo avuto ampie rassicurazioni circa la riapertura delle piscine per lunedì 8 febbraio. E invece a oggi le vasche sono ancora chiuse, senza dunque la possibilità di utilizzo per gli atleti che partecipano a competizioni riconosciute dalle Federazioni e dagli Enti di Promozione Sportiva”.
“Tale mancanza è ritenuta inammissibile – aggiungono ancora i due politici – visto che l’Ati ha il dovere di garantire la funzione pubblica del complesso sportivo, così come richiamato nella convenzione sottoscritta. Per questa ragione già ieri gli uffici regionali, stante l’imminente inizio dei campionati di livello nazionale, ha inviato una diffida formale all’Ati affinchè la stessa provveda nell’immediato alla riapertura della piscina denominata ‘Palapallanuoto’, rispettando l’impegno istituzionale assunto nella riunione del 2 febbraio. Se tale iniziativa non avverrà entro sette giorni – sottolineano il Presidente Sospiri e il consigliere Croce – evidentemente gli uffici procederanno per le vie legali, attivando le procedure più opportune per la rescissione della Convenzione inerente l’affidamento della concessione del complesso ‘Le Naiadi’. Non possiamo consentire la mortificazione di una struttura che è straordinaria, ma soprattutto il mancato rispetto di impegni con le Istituzioni e ancor più con i cittadini e i fruitori”.
Nei giorni scorsi tra l’altro erano emersi alcuni contrasti fra le società sportive che si allenano alle Naiadi. Intanto tra pochi giorni prenderà il via il campionato di serie B di pallanuoto che vede ai nastri di partenza Pescara e Club
Aquatico che hanno come sede di gioco proprio il Palapallanuoto delle Naiadi.