L’Aquila. Decine di concerti dei Rolling Stones, degli Who e altre leggende del rock come Bob Dylan. Eventi che Antonio Cerasoli “racconta” con una semplice Canon G10, fotocamera “compatta” che porta sempre con sé sotto palco. Ne escono degli scatti intimi, inconsueti, tanto da spingerlo a portare avanti delle esposizioni monografiche.
La più recente, dedicata ai Rolling Stones, è stata allestita in occasione della fiera del disco nel capoluogo, due giornate ricche di musica che hanno riunito appassionati da tutta la Regione Abruzzo e zone limitrofe, per riassaporare e riscoprire la magia del vinile. Tra gli stand più interessanti proprio quello di Cerasoli, originario di Arischia, frazione dell’Aquila.
“Ho visto i Rolling Stones dal vivo per la prima volta nel 1990, al concerto allo stadio Flaminio – ha detto – Senza dubbio il concerto più coinvolgente è stato quello di Hyde Park a Londra nel 2013. Ero partito alle 6 di mattina, arrivato a Londra alle 12.30, mi sono ritrovato proprio sotto un palco altissimo e Mick Jagger proprio sopra di me. Un’ esperienza bellissima. Ricordo ancora l’emozione quando, a fine concerto, mi sono girato e ho visto la marea umana di 100mila fan dietro di me”.
Niente accrediti fotografici, solo sgomitate tra i fan della prima ora catturare quei momenti che rimangono impressi e che hanno garantito visibilità e credito tra i fan degli Stones.
“Ho sviluppato negli anni un rapporto personale con il cantante degli Who Roger Daltrey – ha aggiunto – Ma su questo preferisco mantenere riserbo”. Cerasoli, che è anche dipendente della Gran Sasso Acqua, predilige la postazione Pit o Inner Circle.