Pescara. Lo sfregio al murale che ricorda un ragazzo ucciso è una ferita nel tessuto sano di un’intera comunità. Aver coperto con vernice bianca il dipinto dedicato alla memoria del ventunenne Willy Montero Duarte, in coincidenza temporale con la celebrazione del processo per il suo vigliacco assassinio avvenuto a Colleferro, in provincia di Frosinone, nella notte tra il 5 e il 6 giugno 2020, è qualcosa in più di un gesto vandalico o di intolleranza”. A sottolinearlo è il sindaco di Pescara, Carlo Masci.
“Sull’humus dell’ignoranza e del disprezzo delle regole del vivere civile”, spiega il primo cittadino abruzzese, “crescono purtroppo gesti come questi. Non basta condannarli, perché è banale e logico farlo: occorre impegnarsi per la maturazione di una coscienza civica a partire dalle scuole e dalle famiglie. Qui si sviluppano gli anticorpi all’intolleranza e alla violenza. Il murale deturpato diventa così il richiamo alla nostra coscienza e ai nostri valori di libertà e di democrazia. Valori che coltiviamo con coerenza e coscienza a Pescara, città dell’accoglienza, dell’arte e delle idee”.