L’Aquila. “Una lettura superficiale e non adeguata rispetto ai dati di Movimprese del responsabile economico e del segretario regionale del Pd Abruzzo che non smettono di voler dimostrare la loro esistenza in vita”. Ha dichiarato l’assessore regionale Tiziana Magnacca.
“Per farlo danno i numeri perpetrando una sistematica azione mistificatrice quanto sistematica della realtà. Accade ancora una volta con l’interpretazione dei dati diffusi da Movimprese sull’andamento demografico delle imprese nel 2024 elaborati da Unioncamere limitandosi alla lettura strumentale senza compiere una serena quanto obiettiva analisi. Per i registri camerali nel 2024 hanno chiuso i battenti 23.268 imprese in Abruzzo, ma è altrettanto vero che ne sono state aperte 22.886 con un meno 382 unità, cancellazioni che hanno generato un valore negativo dell’0,09%.
E’ la fotografia di un quadro complessivo nazionale di stagnazione dell’economia che si riverbera anche in Abruzzo che vede la Regione impegnata, per quanto di competenza, nel sostenere l’economia regionale che a dispetto del Pd gode tutto sommato un buon stato di salute. Che credibilità posso mai avere nel momento in cui raccontano un’economia non corrispondente a quella abruzzese che lo scorso anno ha dimostrato di tenere sul fronte delle esportazioni e nei numeri degli occupati. I dati diffusi da Istat sul mercato del lavoro nel terzo trimestre 2024, che registrano un aumento degli occupati pari a 22.000 unità, corrispondente a una crescita del 4,5%, sono la migliore dimostrazione del lavoro svolto dalla giunta regionale del presidente Marco Marsilio e degli obiettivi messi in campo con specifiche politiche di sostegno alle attività produttive. Dati che collocano la nostra regione al secondo posto tra le realtà italiane, superando di oltre 7 volte la media nazionale dello 0,6%.
Tornando ad analizzare quanto scrive il Centro studi di Confcommercio si evidenzia che il Pil dell’Abruzzo è cresciuto dell’1,7%. Valore che non significa la mancanza nel territorio regionale di difficoltà delle aziende che sono legate al settore dell’automotive. Abbiamo risorse professionali ed economiche per competere e per sostenere le nostre imprese. Nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027 è prevista una dotazione finanziaria di base di 50 milioni fino ad arrivare ad 80 milioni dedicata alla ricerca della grande impresa senza dimenticare la piccola e media impresa e in collaborazione con le Università e i Centri di ricerca, senza dimenticare la specializzazione delle maestranze a tutti i livelli in quanto un elemento imprescindibile per essere più competitivi nel mercato del lavoro per generare la crescita economica”.