Castel di Sangro. “C’è un forte dispiacere in seno alla comunità: l’incidente mortale è successo nello stesso tratto dove è morta la madre di Juan Carrito. È un tratto dove c’è molto traffico quindi era un evento prevedibile, tra l’altro l’orso marsicano circolava nei paraggi. Ieri sera era stato avvistato vicino ad una masseria”.
È quanto scrive l’agenzia di stampa Ansa Abruzzo.
“Così Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro (L’Aquila) e presidente della Provincia dell’Aquila,
sulla morte in seguito ad un investimento da parte di una autovettura nei pressi del tunnel di Roccaraso
(L’Aquila), dell’orso Jaun Carrito marsicano che si era spinto nell’Altipiano delle Cinque Miglia”, conclude l’Ansa.
Ma il presidente della Provincia dell’Aquila, però, non sa che Juan Carrito, l’orso rimbalzato per mesi da un media all’altro, perché confidente e problematico è figlio dell’orsa Amarena, dalla quale ha “ereditato” la sua mancata diffidenza nei confronti degli esseri umani.
L’orsa che ha allattato la sua cucciolata di quattro orsetti, anche in piazza a Villalago, davanti ai turisti che scendevano dal bus la mattina. L’orsa famosa per la sua predilezione per le ciliegie di San Sebastiano dei Marsi, la frazione di Bisegna, nella Marsica. E l’orsa Amarena non è morta.
Tanto meno su quella strada.