L’Aquila. “Per il piccolo Tommaso, per i bambini che ancora vivono il mistero della sofferenza, siamo qui a ricevere insieme a tutta la comunità, la grazia di Dio. Che conforta, che consola, che riporta speranza”.
Sono le emozionanti parole con cui monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi dell’Aquila, ha accolto questa sera la comunità dei fedeli nella chiesa di San Giovanni Battista a Pile, la frazione dell’Aquila.
Dopo il rosario, tante famiglie si sono riunite per partecipare alla messa celebrata per pregare per il piccolo Tommaso D’Agostino, morto ieri investito da un’auto, che sfrenata è finita nel giardino dell’asilo I Maggio.
“Noi abbiamo lasciato tutto e ti seguiremo. Cosa ne otterremo?”, ha detto il vescovo richiamando le parole del Vangelo, dove i discepoli chiedevano a Pietro cosa avrebbero avuto in cambio della loro fedeltà. “È un po’ il mistero della vita. Non riusciamo a capire tutto quello che ci accade intorno e che abita la nostra esistenza. È questa una domanda che ci portiamo dentro tutti. Gesù risponde con una parola chiara e semplice. Voi che mi avete seguito siederete con me. È la parola di una promessa che non è vana. È certa. È una parola che ci viene dal Signore. Di fronte all’incognita della vita l’unico che può rispondere è il Signore che ha portato la Croce e che ha portato una vita nuova. Con questa parola e speranza nel cuore. Prendete e bevete il mio sangue. Non abbiate paura, ha detto il Signore, noi viviamo con voi tutto. Viviamo questa preghiera con questa speranza”.
Oggi è stato il giorno del dolore per tutta la città dell’Aquila, per l’Abruzzo intero. Domani mattina sarà deciso se si farà l’autopsia sul piccolo Tommaso. Così ci potrà essere il nulla osta per i funerali.