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Morte Ciammetti: il pirata della strada non va in carcere, esami tossicologici dopo 5 ore

Magda Tirabassi di Magda Tirabassi
11 Marzo 2021
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Ciammetti che attraversa la strada poco prima di essere travolto da Cervelli

L’Aquila. “Negligenza, imprudenza, imperizia e violazione dell’art. 141 del Codice della Strada” che impone di regolare sempre la velocità dell’auto che si guida e di tenerne sempre il controllo.

Ma non solo. Perchè alle 00.34, all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dopo “5 ore dopo l’incidente stradale, gli accertamenti tossicologici effettuati hanno dato esito ampiamente positivo facendo registrare la presenza nell’organismo dell’indagato sia di sostanza stupefacente del tipo cocaina in misura superiore a 1.000 ng/ml, sia la presenza di cannabinoidi in misura pari a 96 ng/ml”.

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Il fatto però rimane che prima, “dopo sole 2 ore dall’incidente, alle 21:15 secondo quanto accertato dalla polizia giudiziaria”, che ha raggiunto il pirata della strada a casa sua, “l’indagato si trovava ‘in condizioni psicofisiche non alterate'”.

È questo il motivo per cui la richiesta della misura cautelare del carcere avanzata dal pm della procura dell’Aquila, Simonetta Ciccarelli, è stata respinta dal gip. Così, Valentino Cervelli, classe 1978, di Barete, nell’aquilano, accusato di aver travolto con la sua auto, tre giorni fa, il 61enne Emilio Ciammetti, rimane agli arresti domiciliari.

Il pm aveva richiesto la misura in carcere per via delle recidive del 43enne, già con precedenti penali alle spalle e con problemi legati alla droga, già in passato con un ritiro di patente.

Come si legge nel dispositivo a firma del gip Baldovino De Sensi gli inquirenti hanno ricostruito le circostanze in cui Emilio Ciammetti, sottoufficiale della Guardia di Finanza, in pensione, di Preturo, frazione dell’Aquila, ha perso la vita travolto dalla Bmw di Cervelli.

Nelle carte firmate dal giudice si legge che Cervelli nonostante fosse già scuro e che il manto stradale fosse scivoloso, andava oltre il limite di velocità dei 50 chilometri orari imposti su quella strada.

È lo stesso magistrato che spiega che è stato accertato anche che “non abbia rallentato e nemmeno arrestato la marcia all’altezza delle strisce pedonali, dove stava attraversando” Ciammetti (come si vede nella foto estrapolata dalla videosorveglianza).

Il tutto è stato ricostruito dalla polizia giudiziaria grazie alla testimonianza delle persone presenti al momento dell’impatto e grazie alle telecamere.

“Tutto ciò”, si legge nella decisione del magistrato, “che in termini generali è stato sostanzialmente ammesso dallo stesso indagato nell’interrogatorio, reso in sede di convalida dell’arresto, risulta, chiaramente, dall’informativa di polizia giudiziaria che ha ricostruito la dinamica dell’incidente anche sulla base delle dichiarazioni lese dalle persone presenti in loco al momento dell’investimento ed anche attraverso la visione dei filmati registrati dalle telecamere presenti nel luogo dell’incidente”.

È lo stesso gip De Sensi a parlare del fatto che Cervelli “percorreva il tratto di strada dove si è verificato l’incidente a ben più elevata velocità”.

Ad accertare il comportamento che Cervelli ha avuto dopo l’impatto in cui ha ucciso il sottoufficiale della GdF sono stati i carabinieri che, arrivati a casa del 43enne, dopo circa due ore, lo hanno trovato, sempre come si legge nella decisione del giudice, disponibile a rispondere alle loro domande. Scrivono: “è stato trovato in condizioni psico-fisiche non alterate tant’è che era pronto alle richieste di questo personale”.

Il gip ripercorre quanto documentato dai militari dell’Arma e quindi di come Cervelli abbia fatto “visionare la sua autovettura che aveva ben riposto e chiusa a chiave nel garage posto al piano terra”. “Il Cervelli”, si legge ancora, “dopo la contestazione delle condizioni in cui era stato rinvenuto il mezzo ammetteva il suo coinvolgimento nell’investimento prendendo pienamente coscienza delle conseguenze della sua azione tant’è che chiedeva espressamente di non far emergere il suo nominativo sui media”.

Il gip dice che i carabinieri hanno parlato di un Cervelli “in piena coscienza cognitiva”.

Non si capisce quindi come dopo altre tre ore, in ospedale, fosse stato trovato positivo alle droghe con un livello così alto di assunzione, in particolare di cocaina. Fatto sta che la richiesta del carcere è stata rigettata e Cervelli si trova ora a casa. Ai domiciliari.

I funerali di Ciammetti si terranno domani nella chiesa di Pettino, alle 15.

 

 

 

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Tags: morte emilio ciammettiomicidio stradalepirata della strada
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