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Montorio sospende il contratto di manutenzione affidato alla MoTe, a seguire gara per servizi ambientali

Giada Salvati di Giada Salvati
18 Settembre 2023
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Montorio al Vomano. Negli ultimi mesi il comune di Montorio al Vomano ha svolto controlli su pagamenti e servizi resi dalla società MoTe verso l’ente.

Gli uffici comunali hanno rilevato che le fatture erano emesse senza alcuna rendicontazione, cioè senza ore effettivamente svolte e attività realizzate, pagate circa 22 €/h. Le fatture erano sempre uguali (20 mila euro al mese per le manutenzioni).

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In più, la MoTe utilizzava il capannone del comune, i mezzi del comune e le attrezzature del comune senza alcuna convenzione e in maniera gratuita. La stessa cosa avveniva per il materiale di consumo, come carburanti, ferramenta e materiali edili, tutto gratis, o meglio a carico del comune.

Inoltre, il comune pagava alla MoTe personale che avrebbe dovuto essere impegnato nei cimiteri di Montorio, mentre invece la MoTe per intere settimane lo utilizzava per attività esclusivamente della Società e non del comune, come all’ecocentro. Questi sono solo alcuni esempi.

“Per queste gravi anomalie i nostri uffici hanno chiesto più volte alla Società MoTe di fornirci rendiconti e relazioni, senza mai ottenere risposte puntuali. Per noi è indispensabile che i cittadini e le imprese abbiano i servizi per cui pagano le tasse. Inoltre, il comune paga profumatamente la MoTe per avere operatori sulle proprie strade, ma i pochi presenti ci risulta abbiano stipendi indegni.

Precisiamo che noi abbiamo sempre pagato regolarmente i servizi extra chiesti alla società”, commenta il sindaco Fabio Altitonante.

Rispetto ai servizi ambientali, è stata evidenziata la stessa anomalia: fatture sempre uguali (circa 60 mila euro al mese) a fronte di nessuna sostituzione per ferie o malattie e persino personale che dovrebbe essere dedicato allo spazzamento delle strade collocato in ufficio.

La società MoTe  aveva aperto un ecosportello presso Palazzo Patrizi, anche in questo caso senza nessuna convenzione con il Comune, utilizzando gratuitamente una stanza dell’ente. Di più, il comune ha sempre pagato circa 100 mila euro all’anno per l’ecosportello, di cui fruisce peraltro appena il 10% delle utenze Tari con la distribuzione delle buste.

“È un servizio che la MoTe non è in grado di fare, per cui abbiamo chiesto le buste, affinché possa distribuirle direttamente il comune. Tra l’altro da contratto dovrebbero essere personalizzate con il logo del comune, per non confonderle con forniture di altri comuni”. Infine, il sindaco ha chiesto alla Società informazioni sullo smaltimento dei rifiuti, in quanto da convenzione dovrebbe farlo il comune, ma si è scoperto che da accordi verbali (non è uno scherzo) con passate amministrazioni se ne occupa la MoTe. La risposta è stata una lettera da un avvocato, che non ha però fornito alcuna reale risposta.

Sono queste le ragioni che hanno portato il comune di Montorio al Vomano a sospendere da subito il contratto di manutenzione, andando verso la risoluzione. Per i servizi ambientali, il comune procederà a una gara pubblica competitiva in accordo con Agir, come del resto hanno fatto Campli e Castellalto che, pur essendo soci MoTe, sarà un caso, non si sono affidati alla Società.

Il comune si riserva di chiedere danni e penali alla società MoTe, come ad esempio per il numero verde, mai istituito, che comporta una penale di 100 euro al giorno (in totale circa 146 mila euro di penale) o come la creazione di un centro servizi/logistico della Mo.Te., obbligatorio all’atto dell’affidamento diretto da parte del consiglio comunale, mai fatto.

“Oggi Montorio è pulita e cercheremo di mantenerla tale. Nel 2020 abbiamo però trovato una città sporca, dove ci sono volute 22 giornate di pulizia straordinaria con cittadini volontari, che ringraziamo, e incarichi a ditte esterne per attività che sarebbero state in carico alla MoTe.

Sappiamo bene che nulla c’entrano gli operatori, che s’impegnano ogni giorno sul nostro territorio e che tuteleremo. Sulla Mote dedicheremo un consiglio comunale nelle prossime settimane, dove evidenzieremo la situazione trovata all’ecocentro e porteremo l’uscita dalla compagine azionaria. Il comune di Montorio non è più un bancomat”, conclude Altitonante.

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