Chieti. “Da oltre quattro anni, ad ogni sessione di approvazione del bilancio regionale, il M5S rileva le criticità relative al comparto cultura in Abruzzo e, nello specifico, anche quelle relative al Teatro Marrucino” afferma Sara Marcozzi, consigliere regionale e candidata del M5S alla presidenza della Regione, oggi presente a Chieti alla mobilitazione a salvaguardia dell’importante istituzione teatina. “Da quattro anni rilevo che il bilancio approvato dal centro sinistra è, per la gran parte, privo di coperture economiche certe, posizione sempre confermata dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni annuali. E sempre da quattro anni evidenzio l’ipocrisia del centro destra che presenta emendamenti per destinare fondi al Teatro, pur essendo ben a conoscenza della mancanza di coperture concrete, per poi rivendicarli in città con toni trionfalistici. Per quanto la battaglia sul Teatro non debba avere colori politici, le mobilitazioni di oggi, indette dai vari partiti di centro destra rappresentano, a mio avviso, una grande manifestazione di ipocrisia e un esercizio propagandistico finalizzato al solo consenso elettorale. La scarsa partecipazione dei teatini alla mobilitazione di stamane dimostra che oramai i partiti non godono più di alcuna credibilità”. Eppure la soluzione ci sarebbe, continua Marcozzi: “Sempre da quattro anni il M5S si batte in consiglio regionale per l’approvazione di una legge organica che assegni fondi strutturali a realtà abruzzesi importanti come il Teatro Marrucino, in modo da spezzare le catene del ricatto politico di fine anno cui sono costrette a sottostare col cappello in mano. Ma il PD non ha mai avuto interesse a liberare queste realtà e, anzi, ancora oggi si ostina nell’approvazione di “delibere di intenti” che non assicurano affatto l’erogazione dei fondi necessari al Teatro”.
“Chieti e l’Abruzzo, conclude Marcozzi, hanno bisogno di un Governo regionale che dica la verità ai cittadini, che li liberi dalla costrizione di dover sempre chiedere un favore al politico di turno e che assegni in maniera strutturale e certa i fondi necessari alla cultura e alla promozione delle più importanti istituzioni culturali della nostra regione, per permettere una programmazione seria delle attività”.