Pescara. Il libro Mitopoiesi dell’amore, di prossima presentazione, è il risultato di un progetto realizzato dal professor Alessandro Cirillo insieme ad alcune studentesse della quinta classe dell’indirizzo Grafica del Liceo Artistico Misticoni-Bellisario di Pescara. Un lavoro corale durato diversi mesi, che ha coinvolto una quindicina di alunne impegnate sia nella scrittura sia nella progettazione e realizzazione delle illustrazioni.
L’opera si fonda su un approccio filosofico mitopoietico: un metodo che indaga la risonanza culturale ed esistenziale delle storie e dei personaggi mitici, capaci ancora oggi di attivare domande profonde e orientare la nostra ricerca di senso. Il termine amore, spesso usato in modo generico o improprio, nella tradizione dell’antica sophia veniva distinto in molte forme – agapica, erotica, maniacale, egocentrica e altre ancora.
Le giovani autrici hanno reinterpretato ciascuna forma d’amore attraverso un mito, esplorando quanto quelle narrazioni millenarie siano ancora in grado di parlare al presente. Così Narciso non è solo il giovane ossessionato dalla propria immagine, né Alcesti soltanto un modello di dedizione virtuosa: i miti ci appartengono perché, in un certo senso, siamo noi ad appartenere ai miti.
In un momento storico in cui cresce l’esigenza di ripensare l’educazione affettiva, soprattutto nei contesti scolastici, il progetto rilancia l’importanza della cultura, delle figure simboliche e dei racconti che costituiscono il nostro lessico condiviso.
Racconti, poesie, brevi saggi e illustrazioni compongono un percorso di riflessione individuale e collettivo: un autentico laboratorio formativo per imparare a riconoscere le diverse forme dell’amore e distinguerle dalle loro possibili distorsioni.


