Roseto degli Abruzzi. Una morte in circostanze inquietanti e misteriose quella del 27enne Leonardo Di Loreto a Roseto degli Abruzzi. Tra le ipotesi gli inquirenti starebbero valutando anche l’istigazione al suicidio. Attesa per giovedì, quando sarà eseguita l’autopsia dall’anatomopatologo Davide Girolami.
Di Loreto è stato trovato senza vita dai genitori davanti al pc, ad uccidere il giovane è stato con ogni probabilità il gas inalato tramite la maschera antigas che indossava, ma perchè il 27enne ha indossato quella maschera? E’ stato spinto da qualcuno? Si dovrà fare chiarezza: gesto volontario, sfida social, istigazione.
Leonardo Di Loreto, 27 anni, era molto presente nel mondo digitale: comunità online, videogiochi e legami virtuali che a volte nascevano dietro avatar mascherati.
Le indagini della Procura di Teramo mirano a chiarire se una “challenge” social possa aver contribuito a una tragedia. Non si escludono però altre piste: malore, incidente o gesto volontario. Il contesto digitale di Leonardo resta al centro degli accertamenti, e nei prossimi giorni autopsia e analisi dei dispositivi potrebbero stabilire se fosse in diretta streaming al momento della morte o se dalle chat emergano elementi decisivi.
Con il nickname DjFire98 aveva creato una community insieme agli amici, dove spesso comparivano mascheramenti, condivisione di passioni, scherzi e momenti di gioco. Aveva anche tentato la strada del creator su YouTube, pubblicando video in cui giocava e offriva consigli ai meno esperti: un piccolo rifugio per esprimere se stesso lontano dalla vita reale.
Di formazione laureato in Scienze della Comunicazione a Teramo, amava le moto da cross e gli animali. Viveva con la famiglia in una villetta immersa tra le colline rosetane.
La tragedia lascia in sospeso domande significative e scuote una comunità che lo ricordava come una persona generosa e dal sorriso contenuto. Ora si attende la verità.