
“Per la posa dei tubi si dovranno fare enormi sbancamenti in numerose aree perimetrate come Siti di Interesse Comunitario per la fauna e la flora. Inoltre saranno sacrificati vigneti ed oliveti per decine di ettari. Per il Coordinamento No Hub del Gas l’approvazione del progetto è un fatto estremamente grave perché contribuisce alla trasformazione della penisola italiana in un territorio di mero passaggio di grandi opere per trasportare il metano verso il Nord Europa ad esclusivo vantaggio delle multinazionali coinvolte. Il tutto gravando sulla bolletta, un’ulteriore beffa. Hanno sbagliato anche le due regioni ad esprimere parere favorevole. Ora stiamo studiando il decreto per verificare che fare. Certo ci aspettavamo almeno una pausa nel varo di nuovi interventi così invasivi da parte dei dirigenti ministeriali in considerazione della nuova compagine di Governo che si è insediata da poco. Attendiamo una risposta dalla maggioranza in merito a questa scelta e auspichiamo un immediato e reale cambio di rotta sull’energia” conclude la nota.