Un rapporto del ministero della difesa ucraino riferisce che spie e comandanti militari russi starebbero cercando di fuggire dalla Crimea insieme alle loro famiglie, per mettersi in salvo in Russia.
Dopo la controffensiva ucraina, che ha liberato quasi seimila chilometri quadrati nell’est del paese e ora punta al sud, i militari russi presenti in Crimea starebbero iniziando a temere per la loro incolumità e per quella dei loro cari. Secondo un rapporto d’intelligence i comandanti militari russi starebbero cercando di vendere le loro case e di lasciare la Crimea, per trasferirsi in Russia. Il comando militare russo sta facendo di tutto per rassicurare gli abitanti della Crimea, cercando di far capire che la penisola è al sicuro dagli attacchi ucraini, ma evidentemente le rassicurazioni non fanno molta presa sugli abitanti della Crimea, tra i primi a vedere le loro spiagge bombardate dai missili ucraini all’inizio dell’estate. Ecco quindi che dopo i bombardamenti delle basi in Crimea dei giorni scorsi che hanno distrutto diversi caccia da guerra, migliaia di russi si sono messi in auto e hanno preso d’assalto il ponte Kerch, un ponte molto caro a Putin e che è nel mirino degli ucraini sin dall’inizio della guerra.
Il traffico è stato preliminarmente chiuso dalle autorità russe, ma sembrerebbe che alcuni siano riusciti ad attraversarne i 19 chilometri di lunghezza del ponte pagando 2mila rubli a testa. Purtroppo invece le persone comuni, famiglie intere soprattutto di soldati e ufficiali di stanza in Crimea, hanno dovuto aspettare la riapertura del ponte.