Rieti. Sale a 38 il numero delle vittime accertate estratte dalle macerie del sisma. Centinaia i feriti e migliaia gli sfollati. Sono 2.500 gli sfollati ad Accumoli ha dichiarato il sindaco Stefano Petrucci, precisando che circa 2.000 di essi sono villeggianti per la stagione estiva: “Cercheremo di assisterli tutti ma è meglio se lasceranno il paese”. “La ferita dell’Aquila è ancora fresca e temiamo di essere dimenticati…”, ha aggiunto il sindaco. Intanto una bambina di pochi mesi, sembra nove, è stata estratta morta dalle macerie della casa di famiglia crollata nel centro di Arquata del Tronto. Lo si è appreso dai Vigili del fuoco sul posto. La bambina era nell’abitazione con i due genitori e sono stati estratti ancora vivi dalle macerie e portati in ospedale. Salirebbero così a tre le vittime ad Arquata del Tronto. Sette ore sotto le macerie, ore di lavoro per liberarla, e alla fine Irina ce l’ha fatta. La donna, estratta viva ad Amatrice, è stata messa in ambulanza poco fa e ora la corsa verso il più vicino ospedale. “Un macello”. Cosi’ alcuni componenti dell’associazione di Protezione civile dell’Aquila “Pronto assistenza volontari del soccorso” definiscono – contattati dall’Agi – la situazione ad Amatrice. Nella citta’ laziale sono presenti con una pala meccanica, un escavatore e 2 camion. “Qui – dicono dall’associazione – per dare un pronto aiuto – sono arrivati anche molti volontari occasionali giunti da diverse parti d’Italia. In questo momento si scava tra le macerie per vedere se c’e’ la possibilita’ di trovare persone in vita”. La distruzione appare in tutta la sua evidenza nel centro storico. In prima linea, a scanalare con le mani e muovendosi con la massima cautela per evitare ulteriori crolli, ci sono anche le squadre del soccorso alpino della Guardia di Finanza dell’Aquila, oltre a numerose squadre di vigili del fuoco, forestale, polizia e carabinieri. Medici e paramedici dell’ospedale Grifoni di Amatrice, totalmente inagibile, hanno allestito il primo punto di soccorso nel parcheggio esterno del nosocomio: barelle, strumenti per diagnosi, medicine, sedie e tutto l’occorrente per i primi soccorsi che vengono effettuati alle decine di feriti a cielo aperto. Secondo i medici fin qui sono transitati almeno 80 feriti più quelli trasportati a Rieti e all’Aquila d’urgenza. Riunione in corso con Graziano Del Rio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile e Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila. La Regione Lazio ha disposto “l’attenuazione delle attività chirurgiche non urgenti programmate per poter mettere a disposizione dell’emergenza le sale operatorie e le terapie intensive, negli ospedali Dea di II e di I livello predisposti per l’attività di elisoccorso: Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, Sant’Andrea, Policlinico Gemelli, San Filippo Neri, Sant’Eugenio, San Camillo di Roma. Inoltre è stata richiesta disponibilità anche, in seconda battuta, agli ospedali Spaziani di Frosinone, Belcolle di Viterbo e il Santa Maria Goretti di Latina”. Così la Regione, in una nota. “La Direzione Regionale Sanità del Lazio ha disposto l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti, per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico”. “Chi è in possesso dei requisiti per donare il sangue prosegue è invitato a recarsi in uno dei centri indicati sul sito www.salutelazio.it/salutelazio/donareilsangue che saranno aperti in via straordinaria, senza limiti di orario, in particolar modo quello dell’ospedale San Camillo de Lellis, in viale J.F. Kennedy, 1 a Rieti. Già ora sono più di 100 i donatori in fila presso la struttura reatina. Si sta predisponendo, inoltre, presso la Asl di Rieti un’équipe regionale di psichiatri e psicologi per garantire il supporto alle persone più fragili e agli anziani” così in una nota la Regione Lazio.