Sulmona. “A Palazzo Chigi hanno urgenza di concludere l’iter per la realizzazione del Metanodotto nel nostro territorio, ma ritengo fortemente inopportuna la convocazione della riunione del 4 aprile, presso il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chiedo, pertanto, ai parlamentari neoeletti nel nostro collegio di farsi parte attiva nelle sedi opportune, affinché venga bloccata la procedura e sospesa la conferenza dei servizi, ribadendo formalmente la contrarietà di istituzioni e cittadini di una vasta area abruzzese ad un’opera dannosa per l’intero territorio, dando forza a quanto hanno dichiarato in questi giorni, parlando di illegittimità procedurale su questo atto di Governo”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini.
“E’ necessario che la politica di questa nuova legislatura abbia l’opportunità di entrare nel procedimento ed esprimere le proprie posizioni contrarie incidendo sul corso delle vicende politiche amministrative legate all’attuazione del progetto Snam. Le ragioni del no alla Centrale sono sostenute dal Comune di Sulmona, congiuntamente agli altri Comuni del territorio, alla Regione e ai comitati cittadini, attraverso ricorsi al Tar avverso i decreti del 22 dicembre e del 7 marzo scorsi, con i quali si autorizza la costruzione della Centrale di Compressione della Snam nella nostra città. Azioni legali queste, strettamente collegate al Metanodotto, che, se andassero a buon fine, farebbero venir meno le condizioni per una tale accelerazione finalizzata alla costruzione di un Gasdotto che il nostro territorio respinge fortemente”.