L’Aquila. Peggiorano le condizioni di Matteo Messina Denaro, ricoverato in regime di 41 bis nel carcere dell’Aquila, malato di tumore, avrebbe subito una nuova operazione nella giornata di ieri nel nosocomio cittadino.
Intanto trapelano stralci del verbale del primo interrogatorio. “Io non mi farò mai pentito”. Sono le sue parole.
Il boss ha negato davanti ai magistrati di aver commesso stragi e omicidi e di aver trafficato in droga. “Io mi sento uomo d’onore ma non come mafioso, Cosa nostra la conosco dai giornali. Magari ci facevo affari e non sapevo che era Cosa nostra”, ha detto Messina Denaro dopo la cattura al procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e all’aggiunto Paolo Guido.
“Una cosa fatemela dire. Forse è la cosa a cui tengo di più. Io non sono un santo, ma con l’omicidio del bambino non c’entro”: parlando dell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Santino.
Le condizioni di salute del boss sono peggiorate da una decina di giorni, il tumore al colon al quarto stadio si sta sempre più aggravando.
I suoi avvocati, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, quest’ultima nipote di Messina Denaro, sono pronti a presentare istanza di ricovero urgente in ospedale.
“Sta male, sta malissimo. Ha un tumore al colon al quarto stadio quindi le sue condizioni di salute lo rendono completamente incompatibile con qualsiasi detenzione all’interno di un carcere. Lui, alla luce dell’aggravarsi della sua malattia, deve immediatamente uscire ed essere ricoverato in una struttura sanitaria”. Ha affermato l’avvocato Cerella.
“Dopo il peggioramento delle condizioni di Matteo Messina Denaro il suo legale Alessandro Cerello ha dichiarato”. Tuona Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale carabinieri.
“Matteo Messina Denaro oramai è completamente incompatibile con il regime carcerario soprattutto di quello più duro del 41 bis, deve essere immediatamente ricoverato” Una richiesta su cui è intervenuto il nostro segretario generale di UNARMA.
“Leggiamo con sconcerto le dichiarazioni dell’avvocato di Matteo Messina Denaro, Alessandro Cerella che sostiene che le condizioni del boss di Castelvetrano: ‘sono peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro’.
A tale affermazione rispondiamo che prima di parlare chiedendo giustizia bisognerebbe ricordare tutte le vittime di mafia e i loro cari privati dell’affetto e che non hanno avuto scelta e al quale siamo vicini, auspicando che
Matteo Messina Denaro confessi e sveli la verità sui tanti omicidi che sono stati commessi dove sono morti anche molti nostri colleghi”.