L’Aquila. Dopo anni di battaglie della nostra associazione, finalmente arriva l’annuncio di una sala mensa in centro. Si tratta di un servizio fondamentale per gli studenti del polo di scienze umane che, finalmente, dopo anni di assenza del servizio, hanno un luogo in cui poter consumare il pasto, al pari degli studenti degli altri poli.
Come UDU abbiamo voluto fortemente l’apertura di una mensa in centro, infatti l’iter si è avviato nel 2022 con la nostra associazione nel consiglio di amministrazione dell’Azienda per il diritto agli studi universitari. Già in quelle occasioni, alla luce della futura apertura della residenza Il Moro, avevamo sottolineato le criticità che l’apertura di una mensa in centro con la conseguente chiusura della mensa di Campomizzi avrebbe comportato.
Uno dei problemi principali è rappresentato dalla distanza dall’odierna residenza universitaria “Il Moro” a Cansatessa. L’ADSU dovrebbe garantire agli studenti che usufruiscono del servizio abitativo, a cui si accede in base al reddito, anche la possibilità di utilizzare la mensa universitaria. Chi ha la borsa di studio dovrebbe poter usufruire gratuitamente della mensa, altrimenti la parte di borsa dedicata a questo servizio verrebbe
persa e non rimborsata in alcun modo. Allo stesso modo, si dovrebbe garantire un servizio fruibile a studenti con invalidità residenti nelle strutture ADSU che hanno difficoltà nella preparazione autonoma dei pasti. La questione, inoltre, si aggrava per gli studenti che usano la sedia a rotelle in quanto la mensa in centro è raggiungibile solo tramite un percorso colmo di barriere architettoniche: strada sconnessa, salite e discese troppo ripide. Le soluzioni che come UDU proponiamo sono diverse: la distanza potrebbe essere compensata dalla presenza di mezzi di trasporto pubblico, che ad oggi sono carenti o completamente assenti la domenica e in alcuni momenti della giornata, soprattutto la sera per rientrare in residenza dopo la cena. Questo problema persiste da inizio anno accademico fino ad oggi, periodo in cui la mensa è rimasta situata presso l’ex caserma Campomizzi, a metà strada tra il centro e Cansatessa. Dunque, se risultava già difficile raggiungere la residenza universitaria dopo la cena da Campomizzi se non a piedi o con un mezzo proprio, rientrare in residenza dal centro risulterebbe impossibile. È per questo motivo che riteniamo necessaria l’apertura serale della mensa di Coppito. Questa apertura raccoglierebbe un grande bacino di utenza: tutti quegli studenti che effettuano tirocinio fino a sera nei laboratori universitari o nelle strutture ospedaliere di Coppito, chi frequenta l’Accademia delle Belle Arti – che con la chiusura di Campomizzi non ha una mensa fruibile neanche a pranzo- , chi frequenta la palestra del Canada o la sua aula studio e chi semplicemente abita nei pressi del polo di Coppito: tutta un’utenza che difficilmente raggiungerebbe il centro storico ogni sera, sia per assenza di mezzi pubblici, sia per incompatibilità con gli orari universitari.
Nei mesi passati abbiamo più volte ribadito, anche nel Consiglio di Amministrazione dell’ADSU, questa importante necessità. Crediamo, inoltre, sia fondamentale implementare il trasporto pubblico o inserire un servizio navetta che renda possibile lo spostamento degli studenti dalla residenza a Coppito o al centro, e viceversa, negli orari serali e la domenica, in modo che il servizio di ristorazione possa veramente dirsi fruibile da chi ne ha diritto.