Chieti. Megalò 2 torna al Comitato VIA. Dopo la bocciatura del progetto e la sua conferma, leggendo l’ordine del giorno della seduta del Comitato in calendario per il 22 maggio si scopre che, tra le pratiche inerenti la provincia di Chieti, è prevista la discussione del seguente argomento: “PRUSST 7-93 progetto per il completamento Megalò 2 – verbale conclusivo della Conferenza dei Servizi 18/04/2018 – sottoposizione al CCR-VIA del 26.04.2018”. Curioso il fatto che nella pagina web della Regione sino a mercoledì 16 alle 21 comparisse come data della prossima riunione del Comitato VIA il 19 aprile 2018 mentre negli allegati il pdf della convocazione riguardava il 22 maggio. In ogni caso per i portatori di interesse è impossibile acquisire informazioni e presentare eventuali osservazioni per la assoluta mancanza sul sito regionale di qualsivoglia documentazione che chiarisca quali saranno gli argomenti in discussione né che cosa riguardi la conferenza di servizi.
Nel riservarsi ogni ulteriore azione a tutela della legalità e dell’ambiente, WWF Chieti-Pescara, Confcommercio, CNA e Confesercenti Chieti chiedono ufficialmente il rinvio dell’esame dell’argomento in oggetto ad altra data e la pubblicazione, con congruo anticipo, della indispensabile documentazione. Non è pensabile che si possa decidere senza trasparenza e senza dare il tempo necessario per studiare la carte a tutti i portatori di interesse. Ci si chiede peraltro se almeno i componenti del Comitato sono stati messi in condizione di conoscere quello di cui dovranno occuparsi o se si pretende che decisioni di fondamentale importanza vengano assunte nell’arco di poche decine di minuti, senza avere avuto a disposizione con adeguato anticipo tutta la documentazione disponibile.
A sorpresa ricompare intanto anche Megalò 3: la Abruzzo Felix sas di Tecno Inerti Abruzzo srl & C, che ha acquisito da Pinti Carmen una porzione di terreno (circa 47.250 mq) ricadente nell’area già interessata da quel progetto ha presentato un ricorso al TAR contro Comune di Chieti e Regione nel quale chiede nei fatti che vengano annullati gli atti che hanno bloccato quella cementificazione. L’esame del ricorso è in calendario il 25 maggio prossimo. Il WWF e le associazioni di categoria hanno dato mandato all’avv. Francesco Paolo Febbo per la costituzione in giudizio a tutela dell’ambiente, del territorio e della sua economia.