L’Aquila. Atto quarto per le Mascherine Tricolori, che anche questo sabato sono tornate in piazza in tutta Italia per protestare contro l’inerzia del Governo sulla crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus. In Abruzzo le manifestazioni si sono svolti a Chieti, Lanciano, Sant’Egidio alla Vibrata e a L’Aquila, dove i partecipanti si sono dati appuntamento davanti alla centrale Fontana Luminosa. “Milioni di lavoratori “, si legge in un comunicato del movimento,”ancora non hanno visto i soldi della cassa integrazione in deroga, per non parlare delle centinaia di migliaia di autonomi a cui il bonus Inps non è arrivato. La maggior parte delle imprese non ha avuto accesso al credito di cui favoleggia il premier Conte, mentre il reddito di emergenza per disoccupati e persone in difficoltà è ancora tutto sulla carta”.
“Ma l’oltraggio più grave”, prosegue la nota,”questo governo lo ha riservato a chi ha affrontato l’emergenza sanitaria in prima linea: il bonus di 1000 euro promesso a medici e infermieri è letteralmente scomparso. Invece di pensare ai contributi per i monopattini, inoltre, bisognerebbe mettere in campo risorse senza precedenti per salvare quei settori, come il turismo e la ristorazione, che rischiano letteralmente di scomparire”.
“Il governo”, concludono le Mascherine Tricolori,”minaccia di richiudere tutto se gli Italiani non si comporteranno bene, ma i cittadini non sono dei bambini e non devono pagare sulla loro pelle le scelte sbagliate della politica. Contro chi vorrebbe far uscire l’Italia in ginocchio da questa crisi continueremo a combattere e a scendere in piazza: è un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere”.