L’Aquila. Sembrano lontani quei giorni in cui il neo presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio dichiarava – con ferma determinazione – che non avrebbe voluto l’Udc al suo fianco. Il perché era chiaro allora ed è arcinoto oggi, a distanza di due, tre mesi da quando, con una inaspettata e sorprendente mossa, l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo inserì la moglie Marianna Scoccia tra i candidati nella coalizione di centrodestra.
Scelta, questa, che fece imbufalire tutti, Lega in primis. A Marsilio venne chiesto a gran voce di escludere la lista dell’Udc e, quindi, i candidati al suo interno, come forma di rappresaglia nei confronti dell’avvocato sulmontino, reo di aver agito al di là di accordi e spinto solo da interessi personali. Marsilio, preso atto della richiesta dei suoi alleati, alzò la voce e si schierò contro la “sveltina” di Gerolosimo.
Anche se, a parte le roboanti dichiarazioni di esclusione, non fu presentato alcun ricorso. Anzi, il senatore di Fratelli d’Italia disse esplicitamente: “tecnicamente è impossibile cancellare l’Udc”, aggiungendo che “se l’Udc riuscirà a ottenere seggi io non li sosterrò”. Eppure qualcosa è cambiato. Marco Marsilio e il centrodestra hanno vinto le elezioni, l’Udc non è stato escluso al suo tempo e non risulta esserlo adesso e Marianna Scoccia è stata eletta in Consiglio Regionale grazie ai suoi 5.257 voti.
Non sono passate inosservate, infatti, le numerose uscite di Marianna Scoccia in supporto o al fianco della Giunta Regionale. Non ultima quella che ha visto esponenti della Confesercenti e delle piccole e medie imprese abruzzesi a cena con Marsilio. Dunque, la domanda che tutti si pongono è la seguente: ma il neo presidente non aveva posto il divieto tassativo di collaborazione con l’Udc e, quindi, anche con la Scoccia?
Ricordiamo la reazione a caldo dell’attuale leader del centrodestra abruzzese: “L’Udc è fuori dalla coalizione. Apprendo con stupore e rabbia che nelle liste dell’Udc sono stati candidati Scoccia e Olivieri, nonostante il fatto che i partiti della coalizione di centrodestra avessero posto un veto politico sulla loro presenza. I dirigenti dell’Udc avevano dato la loro parola sul fatto che avrebbero rispettato le indicazioni della coalizione e come candidato presidente designato dal centrodestra mi ero fatto garante di tale accordo”.
“Prendo atto che è stata tradita la parola data e la fiducia riposta, e che qualcuno ha voluto fare un grave e stupida forzatura che non può che portare, come conseguenza inevitabile, l’esclusione dell’Udc dalla coalizione della futura maggioranza in Consiglio regionale. Il tempo dei sotterfugi, degli imbrogli e dei trasformismi deve finire. Mi dispiace che tanti candidati in buona fede dell’Udc e rispettabili esponenti di diversi movimenti che compongono la lista dell’Udc, a partire dal movimento Idea di Gaetano Quagliariello, siamo rimasti coinvolti in questo deprecabile giochino a causa di qualche irresponsabile”.