Pescara. “La mobilitazione popolare vista ieri a Paladini, con oltre 400 persone in strada per difendere la Statale 80 e la vivibilità della montagna, non può e non deve restare inascoltata. Il Partito Democratico è al fianco delle cittadine e dei cittadini, delle comunità e degli amministratori e amministratrici che si battono per una gestione più attenta, responsabile e compatibile delle infrastrutture nei territori interni”, così il segretario regionale del Partito Democratico, Daniele Marinelli, a sostegno della protesta contro la chiusura totale della Statale 80 per i lavori al ponte di Paladini, annunciata da ANAS.
“Comprendiamo e non mettiamo in discussione la necessità di eseguire interventi di messa in sicurezza, ma serve intelligenza istituzionale per pianificarli: non si può sacrificare l’intera stagione estiva, che per le aree interne è spesso l’unico momento di ossigeno per le economie locali e per il turismo di ritorno – continua Marinelli – . Si poteva e doveva evitare una chiusura totale proprio ora, magari programmando un intervento più graduale o con soluzioni alternative, come chiesto da sindaci, cittadini e operatori. Quella di Paladini è una delle più forti mobilitazioni spontanee mai viste nella zona. C’è una comunità intera che difende il diritto alla mobilità, al lavoro, alla presenza sul territorio. Non si tratta solo di auto bloccate: qui è a rischio un modello di sopravvivenza delle aree montane, già messe a dura prova dallo spopolamento e dai tagli ai servizi. Alla Regione, all’ANAS, al Governo chiediamo di ascoltare e agire. I cittadini hanno dimostrato senso civico e determinazione: ora tocca alle istituzioni non voltare le spalle. Il Partito Democratico continuerà a sostenere questa battaglia di giustizia territoriale, perché i territori fragili non possono essere trattati come residuali, ma come parte viva e vitale dell’Abruzzo”.