Stagione 2011/2012. Insomma, si torna un po’ indietro nel tempo, ma è questo ciò che serve se si vuole parlare di Marco Verratti. E allora ecco che si ricorda del Pescara di Zeman. E sì, è stato proprio il boemo a lanciare l’attuale centrocampista del Paris Saint Germain. E tra i suoi compagni di squadra c’erano Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Tre stelle che hanno trovato la strada giusta e che non si vogliono fermare. Ma non è ancora finita. E se c’è chi è esploso in Italia, per Verratti la consacrazione è arrivata all’estero. E questo perché tutte le squadre italiane interessate hanno deciso di non investire cifre importanti per un ventenne. E chissà in quanti ora si stanno mangiando le mani. Ma ecco che la possibilità di trasferirsi in Francia, in compagnia di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, viene immediatamente colta al volo.
“Ho letto che potrei valere cento milioni! Io dico che nessun calciatore dovrebbe valere una cifra simile. E io non mi sento di valere 100 milioni! Lo dico essendo partito dal niente. So che questo è il calcio di adesso. Senza contare che una simile valutazione è brutta anche per un giocatore che per questa valutazione dovrebbe vincere da solo le partite…”, sono queste le parole di Marco Verratti, rilasciate in una conferenza stampa nel ritiro della Nazionale. Il suo contratto scade nel giugno 2021 e il valore di mercato di 40 milioni di euro è quasi cinque volte superiore ai 12 milioni che quattro anni fa i top club si rifiutarono di pagare, come dimostra questa grafica estratta da Sports Bwin.
Umiltà: sembra essere questa la principale caratteristica. Ma non si può dimenticare che stiamo parlando di un ragazzo di 24 anni, che si è trovato ad assumersi responsabilità importanti in brevissimo tempo. E in quattro stagioni all’ombra della Tour Eiffel è stato avviato un progetto di crescita che sembra non arrestarsi. 4 campionati e una decina di Coppe Nazionali sono là a testimoniare il tutto. Insomma, la bacheca è già abbastanza ricca. E di questo non si può davvero non tenere conto.
Marco Verratti è già nell’Olimpo del calcio? Difficile rispondere così su due piedi. Sicuramente al centrocampista manca un grande successo internazionale. E chissà che questo non possa arrivare con il PSG, che vive, ormai da fin troppo anni, con l’incubo e l’ossessione della Champions League. E poi c’è la Nazionale. Non si può non pensare ai recenti Europei disputatesi quest’estate. Quella maledetta pubalgia: si potrebbe davvero definire il tutto così. L’assenza di Marchisio per infortunio e l’abbandono di Pirlo gli avrebbero concesso, senza alcun dubbio, la grande possibilità di diventare il leader del centrocampo azzurro. Conte gli avrebbe consegnato le chiavi dei suoi schemi e del suo gioco. Davvero un grosso peccato e un’occasione persa. Ma la carta d’identità è dalla sua parte. E tra due anni ci sono i Mondiali. Sarà quella la vetrina dell’Olimpo. Sarà quello il luogo in cui Marco Verratti dimostrerà tutto il suo valore. E questo è tanto un augurio quanto una certezza. La strada è sempre più quella giusta.