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Manovra, agricoltori in piazza nella Capitale. Dall’Abruzzo giovani ovicoltori a Roma per il Made in Italy

Giulia Antenucci di Giulia Antenucci
7 Gennaio 2019
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L’Aquila. Dopo l’approvazione della Manovra sono gli agricoltori, anche abruzzesi, i primi a scendere in piazza nella Capitale per denunciare gli errori regionali e l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti aree del Paese, a partire dalla Puglia ma senza escludere l’Abruzzo, con il dimezzamento della produzione nazionale di olio di oliva che ha messo in ginocchio il settore.

L’appuntamento degli agricoltori provenienti da diverse regioni italiane è per domani, a partire dalle 9.30 a Roma in via XX Settembre 20, davanti il Ministero delle Politiche Agricole dove è previsto l’incontro di una delegazione guidata dal presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini con il Ministro Gian Marco Centinaio per affrontare l’emergenza, con l’ “opportuno confronto con i corpi sociali” sollecitato dallo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno.

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E anche l’Abruzzo sarà presente con una sua delegazione di giovani agricoltori, soprattutto olivicoltori, provenienti dalle province abruzzesi che partiranno prestissimo per non mancare all’appuntamento in cui verrà presentato lo studio “Salvaolio” della Coldiretti.

Una manifestazione per difendere il prodotto simbolo della dieta mediterranea di fronte ad una crisi storica che va affrontata responsabilmente con interventi straordinari a livello regionale e nazionale. Dalla inarrestabile strage provocata dalla Xylella alle contraffazioni, dall’invasione di olio straniero a dazio zero al falso Made in Italy fino ai cambiamenti climatici e gli effetti dei disastrosi eventi estremi.

“Sono queste”, dice la Coldiretti Abruzzo, “alcune delle criticità da affrontare per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini, il presidio del territorio, l’economia e  l’occupazione che vede impegnate in Italia oltre 400mila aziende agricole e in Abruzzo la stragrande maggioranza di imprese per le quali l’olio resta una delle principali produzioni”.

Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che il comparto olivicolo conta in regione circa 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50% della superficie agricola arborea utilizzata, un totale di circa 60mila aziende di cui 15mila che coltivano prevalentemente olivo, oltre 350 frantoi e tre Dop presenti nelle province di Chieti (Colline Teatine), Pescara (Aprutino Pescarese) e Teramo (Pretuziano delle colline teramane).

La produzione media abruzzese è di circa 14mila tonnellate di olio negli anni di carica anche se la campagna olivicola di quest’anno ha subito una forte diminuzione della produzione.

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