Manoppello. Nel pomeriggio di sabato 29 giugno 2019, si è svolto nella Sala Valsimi del Centro Studi “Marcinelle”, un convegno dell’Associazione “Marcinelle” di storia dell’archeologia industriale sulle “Miniere della Maiella”, con mostra fotografica, con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Manoppello e del Gruppo di Ricerca Archeologica Industriale della Maiella (GRAIM).
Tale evento rientra nell’ambito della giornata nazionale delle miniere (25 e 26 maggio scorso), arrivata all’11esima edizione e promossa dall’ISPRA con la collaborazione del MISE e di varie associazioni del settore geologico – minerario, patrocinato dal Consiglio Italiano dei Geologi e dal Consiglio europeo dei geologi.
Durante il convegno è stata presentata la biografia di Silvestro Petrini, il primo imprenditore che realizzò un impianto per l’estrazione nella miniera di Foce – Valle Romana.
All’evento, moderato dal Vice Presidente dell’Associazione “Marcinelle” Sandro Petaccia, son intervenuti come relatori alcuni esperti del settore: Alessandro D’Ascanio Sindaco di Roccamorire che ha illustrato la storia dell’industria mineraria della Maiella con le varie società che si sono succedute fino al secondo dopoguerra; la professoressa Daniela D’Alimonte dirigente scolastica che ha parlato di “donne e minori, diritti e lavoro”; Dino Di Cecco e Roberto Di Paolo del GRAIM che hanno illustrato le miniere riscoperte e le prospettive future volte a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla tutela, sulla conservazione e sulla valorizzazione dei siti minerari dismessi.
Alla fine del convegno è stata scoperta e presentata, alla presenza dei discendenti, la pietra commemorativa, realizzata dallo scalpellino della Maiella Claudio Di Biase di Lettomanoppello, in memoria di Antonia D’Astolfo, giovane vittima a soli 16 anni di un incidente presso la miniera di Fonte nel 1895, a testimonianza e ricordo del lavoro e del sacrificio di tutte le donne che hanno lavorato in miniera. La pietra commemorativa raffigura una donna fra fine Ottocento e inizi del Novecento con in testa un masso di bitume, materiale che si estraeva insieme alla roccia asfaltica della miniera.