Mosca. Una cartina pubblicata ieri dall’istituto “The study of war” evidenzia come le proteste, anziché rientrare, stiano dilagando un po’ in tutta la Russia.
Nella cartina pubblicata dall’Istituto per lo studio della guerra, organizzazione di ricerca sulle politiche pubbliche apartitica e senza scopo di lucro, si nota come le zone dove si è accesa maggiormente la protesta sono quelle più povere, prevalentemente a ovest e nel profondo sud-est, che poi sono le zone dove la Russia sta cercando di arruolare il più possibile coscritti. E le proteste non accennano a diminuire, nemmeno dopo le miglia di arresti eseguiti nei giorni scorsi e la fuga all’estero di oltre 260.000 uomini, che hanno abbandonato la Russia per raggiungere la Georgia, il Kazakhstan e altre nazioni dove i visti russi sono ancora validi. L’ISW classifica le proteste in quattro tipologie: 1) semplici proteste, 2) attacchi contro i centri di reclutamento, 3) attacchi contro i palazzi amministrativi, e 4) vandalismi verso i centri di reclutamento.