
“Giornalista freelance, reporter di guerra”, spiega un comunicato dei Radicali Abruzzo – Associazione Antonio Russo, organizzatori dell’inziativa, insieme ai Radicali Italiani, “è una delle vittime del regime autocratico di Vladimir Putin. Il suo corpo è stato ritrovato esanime e con evidenti segni di tortura a Tbilisi, il 16 ottobre 2000, mentre testimoniava sul campo i crimini di guerra commessi da Vladimir Putin in Cecenia.”