L’Aquila. Il Consigliere comunale Gianni Padovani (99 L’Aquila) ha presentato una interpellanza al Sindaco dell’Aquila avente ad oggetto il Piano Strategico dello Sport.
Nell’interpello si ricorda che il Comune dell’Aquila è privo di questo importante strumento di pianificazione e la proposta di accoglierlo nell’ordinamento, formulata da Padovani con emendamento in sede di Consiglio comunale di approvazione del Bilancio di previsione 2023/25, è stata brutalmente respinta dalla maggioranza politica. Uno strumento peraltro sollecitato dall’Europa sin dal 2009 (Trattato di Lisbona) e recepito da molti comuni italiani che redigono da anni il “Piano Strategico dello Sport”.
La mancata adozione del Piano dimostra grave insensibilità da parte della maggioranza che governa il Comune e lascia le discipline sportive aquilane in un vuoto di visione strategica, di programmazione organica e di incertezza sulle risorse effettivamente spendibili oltre che disponibili.
Nell’interpellanza Gianni Padovani chiede di sapere con quali strumenti, in assenza di un Piano Strategico dello Sport, il Comune potrà svolgere “una valutazione dei fabbisogni Sportivi, dato che senza un piano organico dello Sport, integrato con gli strumenti vigenti della pianificazione, è impossibile far discendere dalle strategie di mandato le linee di indirizzo concrete per fare dello Sport una opportunità di crescita sociale oltre che di sviluppo”. Né appare possibile “svolgere azioni positive con la leva dello Sport, come l’integrazione delle discipline con le politiche di inclusione, di miglioramento della salute e della qualità della vita, l’educazione alimentare, il marketing territoriale, lo sviluppo economico e molto altro ancora”.
Ed ancora, continua Padovani, “come ritiene questa Amministrazione di integrare l’impiantistica sportiva con gli strumenti urbanistici” in una Città caratterizzata da “strutturali carenze nell’impiantistica…a partire dallo stato imbarazzante del Palazzetto dello Sport per continuare con il PalaJapan, il Parco Urbano di Piazza d’Armi, VerdeAqua…solo per citare le più gravi incompiute! E voglio stendere un velo pietoso sullo stato degli impianti scolastici, dato che la maggior parte delle scuole patisce da 14 anni la sistemazione in MUSP inadeguati e provvisori”.
Infine, nell’interpello si chiede di sapere “come pensa l’Amministrazione di ‘mappare’ la pratica sportiva: conoscere le discipline praticate, il livello di utilizzo degli impianti, individuare modelli di gestione innovativa per favorire il coinvolgimento attivo, supportare il lavoro di rete, favorire la riqualificazione e la crescita di iniziative a supporto della promozione di attività sportive. Sono argomenti che non possono prescindere dal confronto con l’articolato sociale cittadino, per integrare le decisioni puntuali sulle varie discipline in un quadro coerente di sviluppo dell’Aquila, e questo avrebbe appunto richiesto un Piano”, un-piano-che-non-c’è!
L’interpellanza si chiude con l’auspicio che “il Comune dell’Aquila, come la gran parte dei comuni moderni, voglia finalmente dotarsi di questo essenziale strumento di pianificazione, in assenza del quale lo Sport all’Aquila continuerà a vivere in una condizione di assoluta precarietà”, tanto più che L’Aquila è stata nel 2022 Città Europea dello Sport, “ma a questo riconoscimento non è conseguito un impegno concreto da parte dell’Amministrazione affinché assumesse un reale significato di cambiamento”.