L’Aquila. “Domani ho cambiato tutti i miei programmi e ho deciso di essere in Abruzzo”. Il Tweet ha la firma di Matteo Salvini, leader del movimento che porta il suo nome, ed è stato pubblicato nel pomeriggio sulla sua bacheca scatenando migliaia di abruzzesi che hanno però chiesto un dietrofront. “A Pescara, Teramo e L’Aquila per incontrare e aiutare cittadini isolati”, ha continuato Salvini, “colpiti da neve, gelo, esondazioni e terremoto”.
Le reazioni sui social non sono tardate ad arrivare. Tra i tanti a commentare anche Abbruzzo di Morris che ha scritto una vera e propria lettera indirizzata a Salvini, “Caro Matteo Salvini,
“caro” nel senso che ci costi caro per dire le puttanate, noi abbruzzesi qui non ti vogliamo.
Non ti vogliamo vedere domani mattina perché saresti più inutile del solito. Non ti vogliamo vedere perché fino a qualche anno fa, per te, eravamo solo dei terroni, degli africani, delle sanguisuga statali, dei malati di colera. Non ti vogliamo perché noi abbruzzesi siamo gente che naviga e vive per il mondo da secoli e il razzismo ci fa schifo. Non ti vogliamo perché non vieni per spalare ma per prenderti le luci dei riflettori e tanti di noi sono senza luce da 70 ore, sai che vuol dire? Non ti vogliamo perché siamo “Forti e Gentili” ma non coglioni. Rimani pure al caldo dove sei, perché noi abbruzzesi, nonostante questo disastro, anche alla fine di questo mese non faremo mancare il nostro contributo per il tuo stipendio. #Scanzt”.