Chieti. Hanno riaperto quasi tutte le scuole del comune di Chieti questa mattina, dopo due settimane di stop dell’attività didattica dovuto alle abbondanti nevicate. Hanno fatto eccezione tre istituti superiori, il Liceo Classico, il Convitto nazionale e l’Istituto d’arte dove gli ascensori hanno avuto un guasto che i tecnici stanno tutt’ora cercando di riparare, come confermato dal presidente della Provincia Mario Pupillo. In seguito alle scosse di terremoto, inoltre, gli edifici sono stati sottoposti a verifiche statiche che hanno dato esito negativo. ”Abbiamo riaperto le scuole a seguito dei controlli effettuati nel corso della settimana ha detto il sindaco Umberto Di Primio. Questo non implica che non vi possano essere imprevisti. Laddove è successo le caldaie sono state immediatamente riavviate. Non mi risulta che ci siano scuole al freddo. Non va dimenticato che il blackout ha colpito anche le scuole”.
Critiche sono arrivate dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Ottavio Argfenio e Manuela D’Arcangelo i quali hanno evidenziato ”come in alcune scuole i bambini sono costretti a condizioni limite, ad esempio le elementari di Via Pescara dove il rientro è avvenuto con l’amara sorpresa del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento e con le incertezze legate alla fruizione del servizio mensa o alla scuola materna di via Masci a Madonna del Freddo, parzialmente inagibile a causa delle infiltrazioni di acqua mentre l’asilo nido di via Arenazze, fino alla serata di ieri risultava di fatto inaccessibile. Ci sembra assurdo – proseguono i portavoce che l’ordinanza di ripresa delle attività didattiche sia stata emanata nel pomeriggio di sabato e che le verifiche strutturali fossero ancora in corso nel pomeriggio del giorno successivo. Nonostante gli sforzi del Comune, tutto questo denota, purtroppo, un certo grado di approssimazione nello svolgimento di attività che dovrebbero essere tese a garantire l’incolumità ed il benessere dei bambini e dei ragazzi, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazione della Commissione Grandi Rischi. Su questo aspetto chiederemo conto all’amministrazione comunale anche al fine di chiarire, una volta per tutte, quali sono le reali condizioni degli edifici scolastici, non solo dal punto di vista della tenuta strutturale ma anche per ciò che riguarda l’efficienza degli impianti ai quali è legato il benessere e la sicurezza degli alunni”. Per quanto riguarda alcuni Comuni dell’area montana chietina, a Rapino, le scuole sono tutte aperte e l’emergenza blackout è terminata l’altro ieri. A Guardiagrele, invece,le scuole riapriranno il 24 gennaio mentre e i problemi legati alla mancanza di elettricità sono risolti