L’Aquila. Il settore dei mezzi di trasporto – composto per l’89% dal comparto dell’automotive, settore di punta delle esportazioni abruzzesi – ha fatto registrare un +3,3% nel 2017, grazie alla forte crescita dell’export verso Francia, Germania e Spagna. Nel 2017, l’export abruzzese e’ cresciuto in modo uniforme verso tutte le aree geografiche. Si sono ulteriormente consolidate le partnership commerciali con le principali geografie di destinazione, ovvero Germania (+4,8%), Francia (+7,7%), Stati Uniti (piu’ che raddoppiato l’export verso il Paese nordamericano) e Spagna (+15,2%). Questi Paesi rappresentano le prime 4 destinazioni per l’export dell’Abruzzo, coprendo piu’ della meta’ dei beni esportati dalla regione. Il trend positivo e’ proseguito anche nel primo trimestre del 2018, grazie a un +7% delle esportazioni regionali rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Si sono riconfermati i settori che hanno performato meglio nel 2017, specialmente tessile e abbigliamento (+20,9%) e chimica (+18%).
Ottimi risultati anche per prodotti in metallo (+12,2%), gomma e plastica (+9,1%) e alimentari e bevande (+7,3%). A riconfermarsi sono anche i primi mercati di destinazione, grazie all’aumento delle esportazioni verso Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. Oltre agli ottimi risultati delle esportazioni verso i principali mercati europei, l’export regionale potra’ trovare buoni margini di crescita anche al di fuori delle destinazioni tradizionali. SACE SIMEST ha individuato, per ciascuno dei settori cardine dell’export regionale, diversi mercati emergenti che offriranno nei prossimi anni ottime opportunita’ alle imprese abruzzesi: le imprese operanti nel settore della meccanica strumentale potranno guardare ai mercati dell’area MENA, in particolare Arabia Saudita e Algeria; per gomma e plastica, buone potenzialità sono offerte da mercati europei in fase di sviluppo come Polonia e Romania, per i quali secondo le previsioni SACE SIMEST si attende nel 2018 una crescita rispettivamente dell’8,3% e del 6,8%.
Altra destinazione europea da guardare con attenzione e’ la Repubblica Ceca, in particolare per i mezzi di trasporto, grazie all’impatto positivo sulla domanda di beni di investimento: nel Paese e’ attesa la crescita piu’ rilevante tra le geografie europee emergenti (+8,1% nel 2018 e +7,1 medio annuo nel triennio successivo). Per lo stesso settore, un altro mercato appetibile sara’ il Cile, dove l’export aumenterà a un ritmo del 5,9% nel 2018 e del 4,4% medio annuo nel periodo 2019-2021. Per il settore alimentari e bevande e per quello farmaceutico, invece, le imprese dovranno rivolgere lo sguardo verso mercati piu’ avanzati, ovvero Stati Uniti e Asia, in particolare Giappone e Cina.