Pescara. Il Movimento 5 Stelle contesta l’ordinanza che assegna alla Asl il diritto di superficie dell’area in cui oggi è situato il Parco 8 marzo. “Contestiamo questa delibera sia nel metodo, che esclude sempre e comunque la partecipazione dei cittadini, sia nel merito. L’inadeguatezza della giunta Masci è certificata dall’aver portato in consiglio una delibera dopo più di un anno l’ultimo giorno prima della scadenza del bando PNRR a cui la ASL ha aderito per la costruzione della casa di comunità”, dichiarano i consiglieri del M5S Pescara Erica Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola. “Siamo inoltre seriamente preoccupati per il parco che hanno promesso di realizzare al posto del Parco 8 marzo. Abbiamo segnalato per tre giorni che non esistono impegni formali alla realizzazione ed abbiamo timore che poi alle parole non seguano i fatti una volta che l’attività verrà messa in opera.”.
“Solo in seguito a un mio sopralluogo è venuto fuori che il luogo scelto era il parco”, dichiara il consigliere del M5S Pescara Massimo Di Renzo. ” Inoltre dall’analisi della delibera in commissione abbiamo scoperto che erano previste anche altre funzioni come quella del Centro di Sanità Mentale di cui la giunta non si era accorta”.
“Questa maggioranza ha buttato al vento un anno di tempo senza aver trovato delle alternative”, aggiungono poi i consiglieri Erika Alessandrini e Paolo Sola. “Hanno portato a casa questa delibera che non ci soddisfa perché nega un diritto alla cittadinanza ma anche perché dicono che sarà realizzato un nuovo parco ma in realtà, nelle carte che la maggioranza ha approvato ieri sera a tarda ora, non c’è nessun obbligo vincolante per la ASL a realizzare il parco. L’unico passaggio che hanno inserito è un generico impegno a spostare giochini e alberi in una zona vicina a quello che possiamo già definire l’ex Parco 8 marzo”, concludono i consiglieri del M5S. “I cittadini dovranno incrociare le dita sperando di essere risarciti del danno che hanno ricevuto.”