Pescara. “Lu Carrature d’Ore”, il piu’ antico concorso gastronomico d’Abruzzo e uno dei piu’ antichi d’Italia organizzato dall’Associazione Provinciale Cuochi Pescara, ha assegnato ieri sera i premi piu’ ambiti previsti dalla ventisettesima edizione che si e’ conclusa negli spazi della Fiera di Pescara. La competizione, alla quale hanno partecipato 12 cuochi abruzzesi, si e’ svolta con una nuova formula, piu’ vicina agli standard dei concorsi culinari nazionali e internazionali, adottata dalla giuria presieduta dal giornalista Massimo Di Cintio e che ha visto, tra gli altri, la presenza del nuovo general manager della Nazionale italiana cuochi e giudice WACS Gaetano Raguni’. “Anche quest’anno la qualita’ delle ricette e la professionalita’ dei partecipanti – ha detto Narciso Cicchitti, presidente dell’Associazione Cuochi Pescara – hanno dimostrato che la cucina regionale e’ al passo dei tempi per creativita’ e per capacita’ di utilizzo di tecniche e tecnologie al servizio della valorizzazione dei prodotti tipici e delle tradizioni culinarie regionali”.
“E’ stata una delle edizioni piu’ interessanti – spiega il giornalista Massimo Di Cintio da dieci anni presidente della giuria – sia perche’ la nuova formula aperta al pubblico ha consentito a tutti di vedere al lavoro i cuochi impegnati nella preparazione delle ricette, sia per la capacita’ dei cuochi di interpretare il territorio con fantasia e sensibilita’, dimostrata anche dai molti giovani in gara”. Come di consueto insieme ai premi principali – Lu Carrature d’ore, d’argente e de bronze – sono stati assegnati i trofei tematici. I PREMI DEL CONCORSO “LU CARRATURE D’ORE” – 27esima edizione – 2017: LU Carrature d’Ore a Loris Molino, ristorante Drogheria Buonconsiglio, Vasto (Ch), Seppia Ripiena; LU Carrature d’Argente ad Angelo Monticelli – ristorante La Cartiera del Vetoio, L’Aquila Petto di pollastra, salsa aromatica e ortaggi; LU Carrature de Bronze ad Angelo Sarchione, ristorante Dalla Padella alla brace, Monteodorisio (Ch), Agnello abruzzese, zabaione al pecorino e carciofo.


