L’Aquila. “Arriveranno in città studiosi di fama nazionale ed internazionale, e non sarà solo l’occasione per ascoltarli, per acquisire conoscenze e aggiornarsi, ma per favorire future collaborazioni, per aprire nuove prospettive di ricerca e sperimentazione, in particolare per l’Università aquilana, che è già dotata di professionalità e attrezzature di alto livello”. Così il professore dell’università dell’Aquila Luciano Mutti, primario del reparto di Oncologia dell’ospedale San Salvatore all’Aquila, nel presentare il convegno “Progressi all’avanguardia nella nostra lotta contro il cancro.
La scienza come simbolo di resilienza di una città e di una comunità”: l’evento scientifico si svolgerà all’Aquila venerdì 15 settembre, dalle ore 9 alle 17, nell’aula magna “Alessandro Clementi” del dipartimento di Scienze umane dell’Università dell’Aquila in via Nizza. L’Aquila per un giorno sarà sede di un importante luogo d’incontro di medici oncologi di fama nazionale e internazionale che si confronteranno sulle nuove frontiere della prevenzione, diagnosi e cura del tumore, il male del secolo.
Ad organizzare il convegno è stato in particolare il professore Mutti, salito alla ribalta delle cronache per essere il
medico che sta curando il boss della mafia Matteo Messina Denaro, rinchiuso nel supercarcere dell’Aquila malato di cancro al colon, in stato avanzato. Parteciperanno ai lavori grandi nomi della medicina, e in particolare dell’oncologia, come Banna, Bei, Botticelli, Campanella, Capece, Carbone, Cimini, Croce, D’Ostilio, Delle Monache, Demonacos, Fargnoli, Giordano, Gravina, Gray, Kroemer, Marchetti, Meirson, Moro, Oliveto, Patergnani, Pentimalli, Piacentini, Porta, Tinari e Zecchin.