Roccaraso. L’orsetto Juan Carrito questa mattina è stato catturato. L’animale sarà trasferito in montagna, lontano dai turisti, lontano dai cassonetti pieni di immondizia e lontano dai social. Almeno si spera.
Al momento sia il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sia il nucleo parchi dei carabinieri nutrono massimo riserbo sull’operazione. L’orso, figlio dell’orsa Amarena, è stato narcotizzato e ancora non si conoscono le sue condizioni. L’orso è già stato munito mesi fa di un radiocollare che permette di tracciarne gli spostamenti.
L’animale da diverse settimane si aggirava nel centro di Roccaraso, località turistica nota soprattutto per i suoi impianti da sci. L’animale era ormai condizionato dalla presenza di cibo facile da trovare, soprattutto di notte, quando si aggirava in paese. Presumibilmente proprio la presenza del cibo lo ha condizionato affinché non andasse in letargo.
Si attendono ora le comunicazioni ufficiali che potranno essere rese note solo al termine dell’operazione, quando l’animale si risveglierà in montagna. Con lui, al momento, ci sono i tecnici del parco, i veterinari e tutte le squadre che in questi giorni hanno evitato il suo ingresso in paese e il contatto con le persone, considerato anche l’afflusso dei turisti, incrementato per le feste di Natale.
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