Pescara. L’orsa JJ4 potrebbe essere innocente, non sarebbe stata lei a uccidere Andrea Papi ma un esemplare maschio. È quanto si legge nella perizia veterinaria forense “Chiediamo sin da ora l’immediata liberazione dell’orsa” ha detto Gian Marco Prampolini, presidente di Leal.
“Sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto”. Inoltre “come correttamente riferito dal dottor Barbareschi, le ferite riscontrate non sono riconducibili ad una attività predatoria, il corpo, infatti, non presenta segni di consumo. La descrizione delle lesioni non corrisponde nemmeno alle ferite che si riscontrano in caso di attacco finalizzato alla eliminazione dell’avversario”.
La perizia veterinaria forense sull’orsa JJ4, accusata di aver ucciso il runner Andrea Papi, dunque la scagionerebbe.
Il documento è stato acquisito e diffuso dalla Lega Antivivisezionista (Leal), che, alla luce di quanto emerso, chiede la liberazione immediata dell’orsa e le dimissioni del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.
Dalla perizia emergerebbe che la distanza tra i canini di JJ4 e i segni sul corpo del povero Andrea Papi sarebbe sensibilmente differente.
La dentatura di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo stesso valore delle impronte digitali umane. Poiché sono state rilevate “lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto”, automaticamente, verrebbe scagionata ogni femmina di orso, quindi JJ4.
Secondo l’ufficio legale del gruppo animalista, le ferite su Papi sarebbero riconducibili a un tentativo di allontanamento e dissuasione dell’animale verso la vittima.
Come se l’animale fosse stato spaventato e avesse tentato di allontanare il 26enne per paura. “Le evidenze riscontrate non consentono di classificare l’azione lesiva né come un attacco deliberato né come una predazione” si legge nel documento.