L’Aquila. Lo storico orologio Omega installato sotto i Portici di Corso Vittorio Emanuele è tornato a scandire il tempo dopo un sapiente lavoro di restauro finanziato interamente dal Rotary Club L’Aquila. La riparazione del grande Orologio divenuto uno dei simboli del terremoto del 2009, con le lancette ferme alle ore 3 e 32, è stata eseguita dall’orologiaio aquilano Loreto Cordeschi.
La memoria di una città si mantiene viva anche attraverso la cura di uno dei simboli tra i più significativi dell’identità cittadina. L’orologio Omega, installato sulla parete di quella che fu la prestigiosa gioielleria Cardilli, è un pezzo di storia della nostra città, le lancette che oggi tornano a segnare lo scorrere del tempo sono l’emblema di una comunità che è riuscita a ripartire dopo un periodo di sofferenza, un punto di riferimento per tanti aquilani” ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi nel corso della cerimonia di restituzione dell’orologio.
“Ancora una volta il Rotary dimostra la sua vicinanza e attenzione alla città dell’Aquila e ai suoi cittadini. Il Rotary Club L’Aquila che mi onoro di presiedere da sempre attento allo sviluppo e al sostegno del nostro territorio, con il restauro dell’Omega, ha inteso restituire alla memoria collettiva della città un frammento di storia civica, come peraltro già fatto in occasione del restauro di Piazza IX Martiri e della fontana della Montanina” ha sottolineato la presidente del Rotary Club L’Aquila, Patrizia Masciovecchio.
Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, contiene informazioni confidenziali e riservate, tutelate legalmente dal Regolamento UE n.679/2016 e da leggi civili e penali in materia, ed è destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l’unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse senza esserne legittimato è pregato di rinviarlo immediatamente al mittente, distruggendone l’originale, ed è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo, distribuirlo a persone non autorizzate costituisce condotta punibile penalmente ai sensi degli artt.616 e 618 c.p.p. e che tutti i danni che dovessero derivare, al mittente o a terzi, a causa di tale illecita condotta saranno oggetto di tutela risarcitoria ex art.2043 c.c. dinanzi alla competente autorità giudiziaria.
…