Teramo. Parola d’ordine: ospitalità. È questo il tratto distintivo che lo chef Fabrizio Sacco ha voluto dare al suo nuovo progetto gastronomico: Loasi. Il ristorante è situato sul lungomare di Silvi Marina (TE), nel cuore dell’area marina della Torre del Cerrano, costituita da una fascia costiera di 37 km: uno specchio d’acqua protetto dove coltivare le preziose risorse del mare. Il valore del nuovo ristorante, aperto lo scorso 24 marzo, si basa sulla strutturazione di un menù degustativo che raccoglie molte cose: la personalità dello chef, le sue esperienze, i suoi viaggi e la sua creatività, nonché parte dall’uso delle materie prime presenti nel territorio; si affaccia e si “contamina” anche all’esterno, creando combinazioni sempre nuove e interessanti. Ispirandosi alle dune, lo spazio, progettato dallo studio “Summit Vai” di Pescara, è fatto da elementi composti sapientemente. Il risultato è un ambiente di design contemporaneo unico e personale, nel quale il buon cibo si incontra con il buon bere e con un ampio spazio dedicato al mixology, che prende spunto per la miscela dei cocktail dalle erbe spontanee che offre il territorio. A fare da collante, un servizio informale e professionale allo stesso tempo. Elementi che costituiscono l’atmosfera unica che si respira al Loasi. “Loasi rispecchia esattamente l’idea che ho io del ristorante”, spiega lo chef e proprietario Fabrizio Sacco, “un contesto informale in cui accogliere i clienti, fargli vivere un’esperienza culinaria di qualità, senza dimenticare la piacevolezza dello stare bene”. È una scelta stilistica ben precisa quella di Fabrizio Sacco, che si distacca da modelli di ristoranti gourmet classici, ma che descrive perfettamente la sua personalità. Tutta l’area è circondata dalla ricca pineta che divide la spiaggia dal paese e sulla quale si insediano naturalmente diversi lidi; inoltre, durante la stagione estiva, il ristorante avrà anche la parte dedicata ai bagnanti. Già lo scorso anno, allo chalet è stata assegnata la certificazione di “Lido Amico” del Parco Marino per la sua conformità, l’attenzione alla salvaguardia delle risorse, il controllo sui consumi e la capacità di incentivare un turismo sostenibile e consapevole della destinazione. Una location unica per bellezza e ricchezza di risorse, alle quali il ristorante può attingere e trarre beneficio per rendere piacevole e stimolante l’esperienza di ciascun visitatore. (M.D.P.)