Pescara. “Ho spesso sollecitato i direttori delle aziende sanitarie a non aver paura a prendere decisioni che possono sembrare conflittuali nei confronti di alcuni medici in merito all’interruzione delle visite private in intramoenia. L’obiettivo primario era e resta quello di abbattere le liste di attesa e dare risposte concrete ai cittadini che si affidano alla nostra sanità per effettuare esami e visite”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“È un dato di fatto che quando gli slot messi a disposizione per le visite in convenzione sono poche si arriva a dare appuntamenti a lungo termine, spesso anche oltre l’anno di attesa. Se il dottor Schael ha ritenuto che su alcune prestazioni diagnostiche ci fosse una sproporzione ha fatto bene a prendere queste decisioni. I numeri del lavoro che ha fatto sulle liste di attesa in questi mesi sono imponenti. Con le misure adottate nel Piano di recupero sta rientrando in linea con i tempi fissati dal Ministero per le classi di priorità in quasi tutte le discipline. Per quelle che hanno manifestato criticità ha avuto il coraggio di intervenire sulla libera professione intramoenia e i risultati stanno arrivando. Non ci sono pregiudizi verso il rapporto professionale privato ma va fatto nella giusta proporzione, con l’interesse prioritario verso il servizio pubblico per permettere ai cittadini di accedere alle cure in tempi ragionevoli”.
Il commento della Cisl
Giovanni Notaro, Segretario Gen. CISL, Vincenzo Mennucci, Segretario Gen. CISL FP e Carlo Capparuccia, Segretario Gen. CISL Medici.
La ASL 2 Abruzzo ha disposto la revoca della sospensione dell’attività intramoenia, grazie all’intervento risoluto della CISL, della CISL FP e della CISL Medici. Un risultato importante che tutela tanto i professionisti quanto i cittadini, e conferma la capacità della nostra organizzazione di incidere concretamente sulle scelte che riguardano il sistema sanitario.Questo risultato è il frutto di un’azione sindacale che ha lavorato con determinazione per ripristinare i diritti di lavoratori e cittadini. Continueremo a vigilare affinché tutte le attività sospese possano riprendere regolarmente e senza ulteriori disagi.Tuttavia, non possiamo dimenticare che il sistema sanitario pubblico ha bisogno di un’attenzione continua e di risorse adeguate per garantire servizi di qualità. La nostra battaglia non si ferma qui: continueremo a chiedere impegni concreti da parte delle istituzioni affinché il diritto alla salute venga tutelato e rafforzato, per il bene di tutti.