Tornareccio. “Quella apistica è una filiera strategica, sia da un punto di vista ambientale sia economico, importante per tutto il Made in Italy agroalimentare e che sta ora affrontando numerose criticità. Occorre fronteggiare le emergenze, ma anche dare al settore un nuovo Documento programmatico che manca ormai da anni”.
Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, partecipando ieri sera a Tornareccio, Comune in provincia di Chieti da sempre considerato una delle “capitali italiane del miele” a un incontro organizzato dal sindaco Nicola Iannone e a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti di apicoltori. All’iniziativa erano presenti anche l’on. Alberto Bagnai, l’assessore regionale Nicola Campitelli, il consigliere regionale Sabrina Bocchino e il sindaco di Gamberale, Maurizio Bucci.
L’Associazione apicoltori professionisti d’Abruzzo ha consegnato al sottosegretario un documento in cui è stato ricordato come il 2023 sia un anno estremamente problematico da un punto di vista produttivo, con la necessità da parte degli apicoltori di dover ricorrere all’alimentazione di soccorso. “Tornareccio e l’Abruzzo – ha ricordato il sottosegretario – rappresentano una realtà leader in Italia e in Europa di un settore che può aiutare e valorizzare e sviluppare le aree interne. Qui a Tornareccio c’è stato confronto costruttivo sulle sfide che dobbiamo affrontare insieme nei prossimi mesi e anni per tutelare il settore apistico nazionale e regionale. Tra queste i cambiamenti climatici, l’aumento dei costi sostenuti, la crisi di produzione e di mercato, l’eccesso di burocrazia”. “Stiamo lavorando per garantire in Italia e in Europa la massima tracciabilità e per difendere il miele Made in Italy la cui qualità non teme confronti”, ha concluso D’Eramo.