Trieste. Un ulteriore tassello nella complessa indagine sulla strana morte di Liliana Resinovich?
A Mattino Cinque, l’amica Gabriella ha rilasciato dichiarazioni potenzialmente utili alla ricostruzione dei momenti precedenti la scomparsa della donna, immortalati, com’è noto, dalle telecamere di sorveglianza. Quel giorno, l’amica camminava infatti dietro Liliana.
“Io sono esattamente un minuto e cinquanta dietro a Lilly, fino a dove lei butta i sacchetti dell’immondizia, dopo lei sparisce”, questo l’esordio dell’amica di Liliana ai microfoni della trasmissione Mediaset.
“Io proseguo”, spiega la donna, “e passo davanti anch’io alla fruttivendola. Poi, vado fino in piazzale Gioberti. Lilly viene inquadrata che passa le strisce pedonali, io son più bricconcella, cosa faccio, passo dall’altro marciapiede e corro oltre. E faccio lo stesso percorso fino alla Wind di Lilly.”
L’intervistatrice: “Lei [Lilly] doveva andare alla Wind, mentre tu dovevi andare in palestra.” “Ma in centro città, passando davanti alla Wind”, spiega Gabriella. E, a proposito del percorso effettuato dalla Resinovich, considera “Noi non lo sappiamo che percorso ha fatto Lilly. Diciamo che i primi cinquecento metri, teoricamente – teoricamente, stiamo attenti – lei non li fa perché i bus non la rilevano in quei cinquecento metri del viale Raffaello Sanzio. Ma lei, dal Panettone davanti alla chiesa ha un sacco di strade. Una, c’è la fermata dell’autobus. Poi c’è il tabacchi alla sinistra. C’è il medico, che alle 8,30, il martedì, apre. Lei va più lenta, infatti io recupero un minuto su di lei perché lei si ferma a buttare l’immondizia, perché era molto di più all’inizio. Dopodiché, lei butta l’immondizia, perde quasi un minuto, gira l’angolo e sparisce. Un minuto e cinquanta e io avrei potuto salvarle la vita almeno per quel giorno.”
“Tu capisci che angoscia che mi è venuta?”, conclude, ai microfoni di Mattino cinque, l’amica di Liliana Resinovich.