Trieste. Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021, è stata rinvenuta priva di vita nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico della città il 5 gennaio 2022. Tutto’ora oggetto di indagine circostanze e tempi della morte.
I parenti della donna si sono rivolti a uno zoologo, Nicola Bressi, conferendogli l’incarico di accertare quali animali popolino l’area in cui è stato recuperato il cadavere. Ciò al fine di comprendere se il corpo fosse lì da tempo oppure se vi sia stato collocato poco prima del rinvenimento.
“Quel cadavere era lì da un giorno, non di più”, ha dichiarato Bressi al quotidiano Il Piccolo, spiegando di essere pervenuto a tale conclusione considerando che la zona è abitualmente attraversata da numerosi animali. “Io sono nato il quel rione”, ha spiegato, “conosco particolarmente bene l’area e gli animali che la popolano che è collegata direttamente con il Carso.”
“Il cadavere”, ha aggiunto, “era proprio lungo una pista battuta dai cinghiali, ma anche dalle volpi, per raggiungere il parco.”
Dunque è ragionevole concludere che sia “altamente improbabile che quel corpo possa essere rimasto lì per venti giorni, nemmeno per una sola settimana, senza che alcun animale abbia dato un morso o abbia leggermente spostato i sacchi, per annusare, per capire cosa ci fosse lì sotto.”
Sui vestiti di Liliana e sui sacchi che avvolgevano il corpo e la testa della donna risultavano presenti anche delle formiche. Elemento, questo, che, a quanto riferisce Il Piccolo, è attualmente oggetto di approfondimento da parte dell’entomologo forense Stefano Vanin, incaricato dalla Procura, insieme al medico legale Stefano Tambuzzi e all’anatomopatologo Biagio Eugenio Leone, di affiancare l’antropologa forense Cristina Cattaneo nell’esame dei resti di Liliana eseguito nell’ambito della nuova perizia medico-legale disposta dal Gip Luigi Dainotti.
E, già nelle scorse settimane, l’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste il fratello della donna, aveva fatto riferimento appunto a una nuova perizia che “Dimostrerà quanto sia anomalo il fatto che il corpo di Liliana Resinovich, quando è stato trovato, non presentava ferite da morsi di animali, visto che quell’area boschiva è popolata da cinghiali e piccoli roditori.”
Dunque: la scomparsa della donna si è registrata a metà dicembre 2021; il ritrovamento del suo corpo nel boschetto risale ai primi di gennaio 2022; alla luce di quanto emerso ora, sembra verosimile che i suoi resti mortali si trovassero in loco solo da poche ore prima della loro individuazione. Un altro dato che si auspica utile nella ricostruzione di una vicenda in cui il mistero risulta ancora fitto.